07-07-2017 ore 09:56 | Economia - Roma
di Gianni Carrolli

Coldiretti. A Montecitorio contro l'accordo Ceta. Voltini: “aziende agricole a rischio”

Allevatori, agricoltori, consumatori, sindacalisti, ambientalisti, rappresentanti della società civile uniti per difendere il Made in Italy e protestare contro l’accordo Ceta tra Ue e Canada. Così si presentava Montecitorio mercoledì 5 luglio durante la manifestazione indetta da Coldiretti e sostenuta dagli attivisti e da alcuni sindaci da tutta Italia. “Un’iniziativa – spiega il presidente Roberto Moncalvo – di sollecitazione delle forze politiche e di trasparenza, per far conoscere agli italiani i comportamenti di voto dei singoli parlamentari del loro territorio su un tema destinato ad avere un pesante impatto economia, lavoro, salute e ambiente”.

 

Le ripercussioni locali

Numerosi i deputati che hanno preso parte al presidio. Tra questi anche il cremasco Franco Bordo (Articolo 1), oltre a Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Giulio Tremonti (Gal). Anche le sigle sindacali non hanno fatto mancare il loro appoggio – tra i sostenitori anche la segretaria Cgil Susanna Camusso – così come rappresentanze di categoria ed associazioni. Per il presidente di Coldiretti Cremona, Paolo Voltini, “siamo di fronte a una partita dal cui esito dipende il futuro di tante aziende agricole, e non solo. Alle amministrazioni abbiamo proposto un ordine del giorno che favorisca l’avvio di una vera riflessione sull’argomento, seria e approfondita, perché non si sottovalutino i danni irreversibili che questo accordo, se approvato, procurerà al nostro Paese sul piano economico, occupazionale, ambientale e della sicurezza”.

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