Per prima cosa è importante chiarire a che cosa ci si riferisce quando si parla di strumenti per il fundraising: con tale espressione viene definito l’insieme di mezzi e modalità attraverso i quali un’Organizzazione non profit costruisce e mantiene le relazioni – quindi comunica – con i propri donatori. Una volta individuato il case statement è necessario individuare quale tra gli strumenti per il fundraising utilizzare per sollecitare i propri stakeholders e ottenere aiuto. La scelta degli strumenti da utilizzare assume quindi una fondamentale importanza strategica.
La cassetta degli attrezzi
I principali strumenti per fare fundraising sono: e-mail personalizzate o impersonali (molto utili si rivelano i programmi di mailing), con o senza follow up telefonico; comunicazioni, corrispondenza, lettere specificatamente pensate per i destinatari oppure meno personalizzate (come per le comunicazioni a mezzo mail, anche alla corrispondenza si può accompagnare il follow up telefonico); eventi; social network; crowdfunding; Sms; telefono; incontri face to face; porta a porta; banchetti; bandi delle fondazioni e degli enti di erogazione.
Come scegliere gli strumenti
Ogni strumento ha un grado di efficacia che lo caratterizza; l’importante è avere ben in mente che il mezzo dovrà essere scelto in base al “case”, al target di donatore che si vuole avvicinare e alla strategia di raccolta fondi che è stata pianificata. Infine, non dobbiamo dimenticare che spesso si renderà necessario o semplicemente opportuno ricorrere a più strumenti di raccolta durante una campagna, e che la loro integrazione e la capacità di raccontare efficacemente la “causa sociale” saranno determinanti per il raggiungimento degli obiettivi, ossia il successo della raccolta fondi. (Contatti: [email protected]. www.grimpo.it)