07-02-2014 ore 20:33 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Caravaggio. Presidio e corteo di protesta dei lavoratori del Gruppo Lactalis contro la chiusura dello stabilimento

Oltre 200 persone, in gran parte operai del Gruppo Lactalis, stamattina hanno dato vita ad una marcia lungo l’ex provinciale 11 per protestare contro la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento di Caravaggio, nel quale sono occupate circa 250 persone, una quarantina di interinali e assunti a tempo indeterminato.

 

“Recuperare la competitività”

L’azienda, che raggruppa i più importanti marchi del settore lattiero-caseario in Italia, ovvero Galbani, Invernizzi, Cademartori, Locatelli, Président ha spiegato di aver dato avvio ad “un piano di intervento sulle strutture produttive, al fine di recuperare la competitività, nel pieno rispetto dei propri dipendenti e delle proprie attività sul territorio”.

 

Nel Cremasco e nel Pavese

A Caravaggio vengono prodotti taleggio, quartirolo Cademartori, gorgonzola Gim, mozzarelle e crescenze Invernizzi. Pare appurato che prodotti e dipendenti verranno ‘trasferiti’ a Casale Cremasco e nel Pavese, a  Corteolona. Ai referenti sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil i referenti dell’azienda hanno comunicato anche la chiusura del reparto di confezionamento del gorgonzola dello stabilimento di Introbio, nel Lecchese, che comporterebbe un esubero di 8 dipendenti su 20. Nel 2012 Caravaggio aveva già perso la Kraft e la produzione del Philadelphia.

 

La presenza politica

Oltre al sindaco di Vailate, Pierangelo Cofferati, hanno presenziato al presidio anche i consiglieri regionali del Partito Democratico Agostino Alloni, Mario Barboni e Jacopo Scandella, sottolineando “quanta importanza l’Europa, gli Stati membri e le Regioni dovranno dare, nei prossimi anni, proprio al settore dell’agroalimentare. E il Gruppo Lactalis, in Italia, rappresenta l’eccellenza dei marchi del lattiero-caseario. Con queste scelte vengono messi in difficoltà non solo i lavoratori, ma anche i produttori di latte di tutta la zona, che, dalla bergamasca e dal cremonese, conferiscono proprio allo stabilimento di Caravaggio”.

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