06-12-2016 ore 11:37 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Borsa di Lodi, latte spot al galoppo. A novembre il record: 45,88 centesimi al litro

Latte spot al galoppo. Secondo un’elaborazione di Coldiretti Lombardia sulle quotazioni della Borsa di Lodi, principale piazza di riferimento del nord Italia, il valore del prodotto venduto e comprato al di fuori dei normali contratti di fornitura annuali è aumentato di oltre il 90% passando dai 23,46 centesimi al litro dell’aprile scorso al record di 45,88 centesimi al litro nell’ultima quotazione massima di novembre.

 

Scelta la trasparenza

Il provvedimento sull’etichettatura salva 120 mila posti di lavoro nell’attività di allevamento da latte che generano lungo la filiera un fatturato di 28 miliardi che è la voce più importante dell’agroalimentare italiano dal punto di vista economico, ma anche da quello dell’immagine del Made in Italy. “La scelta di trasparenza fatta in Italia – spiega la Coldiretti - è importante per essere più forti anche nella lotta all’agropirateria internazionale sui mercati esteri dove i formaggi Made in Italy hanno fatturato ben 2,3 miliardi (+5%) nel 2015”.


Ai vertici mondiali

“L’obbligo di indicare l’origine in etichetta salva dall’omologazione l’identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza bovine allevate a livello nazionale. Tutelati anche i consumatori italiani che hanno acquistato nel 2015 una media di 48 chili di latte alimentare a persona mentre si posizionano al settimo posto su scala mondiale per i formaggi con 20,7 chilogrammi per persona all’anno dietro ai francesi con 25,9 chilogrammi a testa, ma anche a islandesi, finlandesi, tedeschi, estoni e svizzeri”.

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