06-11-2016 ore 17:18 | Economia - Associazioni
di Tiziano Guerini

Crema, convegno Ucid. L’evoluzione del sistema bancario italiano

"L'evoluzione del sistema bancario italiano tra problemi aperti e prospettive di sviluppo": questo il tema del convegno regionale dell'Ucid, Unione cristiana imprenditori e dirigenti. Presenti a Crema, oltre al presidente Franco Agosti, anche rappresentanti Ucid di altre province e diocesi lombarde accompagnate dalla presidente regionale Cristina Maldifassi e dall'assistente spirituale regionale monsignor Vincenzo Rini. Importanti relatori al tavolo della presidenza: Simone Rossi docente Università Cattolica, Giuseppe Ghisolfi vice presidente Abi/Acri, Paolo Landi responsabile Sviluppo del Banco Popolare, Andrea Zaglio avvocato esperto per i rapporti fra aziende e banche, Luca Zuccotti, direttore generale Fidicom.

 

Come è cambiato il mondo delle banche

Simone Rossi ha svolto la relazione introduttiva citando in particolare la provocazione fino a poco tempo fa inimmaginabile che la realtà ha provocato nel mondo del credito: i tassi ufficiali possono andare in territorio negativo, anche le banche possono fallire, i soldi sui conti correnti possono non essere al sicuro, lavorare in banca può essere un mestiere a rischio. È su queste premesse che il mondo finanziario deve cambiare se stesso e dare corrette informazioni ai propri clienti. Giuseppe Ghisolfi, autore fra l'altro di un diffusissimo libretto Manuale di educazione finanziaria, si è soffermato in particolare sul tema delle "sofferenze" bancarie che ammontano a 200 miliardi euro lordi che corrispondono a 83 miliardi euro netti, dovuti a circa un milione e mezzo di aziende che non potranno restituire i mutui alle banche, alla lentezza delle procedure giudiziarie, a scarsa informazione fra banca e clienti.

 

Fondazioni e Confidi

Paolo Landi ha illustrato le diverse esigenze fra loro contrarie fra i diversi attori del mondo bancario, dai correntisti alle aziende, dai dipendenti alle esigenze culturali presenti nel territorio. E così per il futuro questi sono gli obiettivi: aggregazioni e alleanze fra le banche, mantenere il governo delle Fondazioni bancarie, rinunciare a qualcosa da parte dei diversi portatori di intetesse a favore del bene comune. Andrea Zaglio ha sostenuto come fra banche e imprese in realtà ci siano più interessi comuni che conflittualità dal momento che la cosa peggiore per una banca è il fallimento di una azienda con un mutuo in sofferenza. Anche nel mondo economico-finanziario le virtù umane sono fondamentali ancor più di quelle imprenditoriali. Luca Zuccotti ha sottolineato come il numero dei Confidi che offrono alle banche garanzie per le piccole imprese sia passato dal migliaio del 2006 alle sole 350 unità del 2016. Da tener presente anche che le micro e piccole imprese costituiscono in Italia il 99%di tutte le imprese. Un errore delle banche è di guardare più al passato delle aziende piuttosto che ai buoni progetti che presentano per il futuro. I saluti finali della presidente regionale Cristina Maldifassi e dei due assistenti spirituali monsignor Vincenzo Rini del regionale, e Ferrari don Pierluigi di Crema, hanno chiuso il convegno di Crema.

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