05-02-2018 ore 16:33 | Economia - Associazioni
di Tiziano Guerini

Crema. Scuola di economia, la lezione di De Masi, tra diseguaglianze e beni immateriali

Relatore della prima serata della scuola di Economia Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro all'università La Sapienza di Roma. L’incontro tenuto nella sala Cremonesi del centro culturale sant’Agostino di Crema si è concentrato sul quesito iniziale: lo scenario della crescita senza lavoro, un incubo o una liberazione per l’umanità? L’iniziativa, ad ingresso libero, è stata promossa dall’associazione CremAscolta.

 

I beni immateriali

Come spiegato dal professor De Masi “la società post industriale sarà caratterizzata dalla centralità dei beni immateriali e da uno sviluppo senza aumento dei posti di lavoro, anzi con una loro riduzione. Già oggi, del resto, nei Paesi più sviluppati il lavoro fisico e quello impiegatizio sono in fase di decrescita, mentre un forte aumento sta registrando il lavoro intellettuale creativo”.


Diseguaglianze sociali

“In un prossimo futuro, già in parte in atto, si lavoreranno sempre meno ore e si produrrà di più. Nel 2030 un ventenne dedicherà al lavoro solo il 10% del proprio tempo. Aumenterà quindi, di conseguenza, il tempo libero. A fronte di questo scenario solo apparentemente ottimistico, cresceranno le disuguaglianze sociali se la politica non prenderà misure forti. Il problema di fondo non è la produttività che fatalmente crescerà con lo sviluppo tecnologico, ma la distribuzione della ricchezza che lo sviluppo produrrà".

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