04-02-2018 ore 19:20 | Economia - Associazioni
di Diego Meis

Meno sale nel pane. Ats, Asst e panificatori alleati per migliorare alimentazione e salute

Meno sale e più salute. Aziende sanitarie e panificatori stringono un’alleanza per promuovere la riduzione del sale nei prodotti da forno, per un impatto positivo sul benessere dei consumatori. L’impegno è stato ribadito dall’Asst Crema, che prende parte alla campagna per la buona alimentazione, in collaborazione con le associazioni di categoria aderenti. Nei Paesi industrializzati il consumo pro-capite di sale da cucina è il doppio di quello suggerito dalle  raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

Contrastare le patologie
“La riduzione del sale nella dieta costituisce quindi un importante obiettivo di prevenzione, nell'ottica di contrastare l'insorgere delle patologie cardiovascolari” afferma Vincenzo Clasadonte dell’Ats Val Padana. “I derivati dei cereali sono una fonte importante di sale perché vengono consumati in quantità più elevate rispetto ad altri alimenti considerati più dannosi. Brioches, crackers e biscotti non vengono comunemente pensati come possibili apportatori di sale, ma in realtà ne contengono più di quanto pensiamo”.

 

Sapore e qualità
“Il ridotto contenuto di sale – spiega Andrea Badioni di Confcommercio -  esalta il sapore degli ingredienti del pane. Puntare sulla qualità, come fanno i nostri operatori, significa scegliere materie prime che permettono di fare un ottimo pane anche senza sale”.  Attualmente partecipano al progetto un terzo delle imprese dell’arte bianca: “Solo in provincia contiamo una cinquantina di realtà produttive su 130, nel cremasco circa 20 su 60. Vogliamo puntare sulla sensibilizzazione, coinvolgendo imprese e operatori sanitari, compresi i pediatri”. Buona parte della formazione avverrà in classe, per educare le nuove generazioni ad una corretta alimentazione.

 

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