03-10-2016 ore 12:16 | Economia - Mercati
di Massimo Barbieri

Terzo settore. Fundraising, la strategia relazionale fatta di reciprocità e fiducia

Oggi inizia un ciclo di articoli che hanno l’obiettivo di aiutare i lettori a conoscere il mondo del fundraising: affronteremo la materia iniziando da un approccio generale e propedeutico, per poi approfondire con maggior specificità alcuni temi particolari. Ci piace immaginare la nostra proposta come una sorta di percorso - guida attraverso verso quello che appare davvero come uno strumento ormai indispensabile per tutte le realtà che operano nel cosiddetto Terzo settore.

 

Cos’è il fundraising?

La traduzione letterale del termine inglese fundraising è, semplicemente, raccolta fondi: traduzione che, seppur formalmente corretta, mostra dei limiti se considerata nella mera traslazione linguistica. Certamente “fare fundraising” significa raccogliere risorse economiche, ma questo non è il solo valore prodotto da tale attività. Attraverso il fundraising, infatti, l’organizzazione del Terzo settore si contestualizza all’interno del suo mondo con una più precisa identità, sviluppando ed utilizzando una rete di rapporti che vengono a crearsi con gli stakeholders, ossia con tutti quei soggetti portatori di interesse nella sua attività. Il fundraising non è solo una tecnica, non è solo marketing e non va interpretato né confuso in questi termini: il fundraising è una strategia relazionale.

 

Fiducia e reciprocità

Seguendo questo approccio il fundraising è uno strumento ed anche un’opportunità con il quale l’organizzazione riesce a creare relazioni di fiducia e reciprocità fra chi chiede risorse economiche, materiali e umane in coerenza con lo scopo statutario e chi è potenzialmente disponibile a donarle. Secondo una nota (e poetica!) definizione di H. Rosso il fundraising è la nobile arte di insegnare alle persone la gioia di donare”: mutuata la formula dal marketing (ambito nel quale spesso il fundraising rischia di sconfinare), dobbiamo prendere in considerazione la premessa teorica che regge il tutto, cioè il modello economico del mondo No-Profit spesso non adeguatamente noto alle stesse organizzazioni che vi operano. Questo sarà quindi l’argomento del nostro prossimo appuntamento. (E-mail: [email protected]).

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