03-09-2015 ore 18:14 | Economia - Sindacati
di Angelo Tagliani

Metalmeccanici, la nuova stagione contrattuale. Cattaneo, Fim Cisl: “la tutela si basa sulla centralità della persona”

Si profila molto complicato il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore metalmeccanico. “Se il contratto che scade alla fine dell’anno può essere ricordato come un eccellente risultato in una situazione di crisi e di stagnazione economica – spiega Omar Cattaneo, segretario generale Fim Cisl Asse del Polo – oggi l’Europa è in una situazione di fermo degli investimenti e dei consumi”.

 

Pesanti ristrutturazioni

“L’occupazione è calata e diverse realtà industriali sono uscite con le ossa rotte dalla crisi, che, a mio avviso, non è ancora sedata definitivamente; ne sono ineludibile testimonianza le crisi aziendali ancora aperte nel nostro settore che non sfociano in cassa integrazione, calata nell’ultimo periodo, ma in pesanti ristrutturazioni o procedure concorsuali che minano l’occupazione, la Koch Heat Transfer di Bagnolo Cremasco ne è l’emblema. Nel settore metalmeccanico per rilanciare occupazione e produzione diventano prioritarie scelte precise di politica industriale e la piattaforma varata da Fim Cisl e Uilm Uil va in questa direzione, di tutela dei lavoratori e di lavoro inteso come crescita valoriale e appagamento della persona”.

 

I due livelli

Secondo Cattaneo “il rinnovo contrattuale svolge un ruolo di solidarietà di base fra tutti i lavoratori del settore in termini di trattamenti economici e normativi”, ma è anche “una risposta a Federmeccanica che, scaduto l’accordo sul modello contrattuale, considera le regole superate e cerca di mettere in contrapposizione i due livelli di contrattazione”, punto fermo della piattaforma sindacale, che ne prevede un rafforzamento, sia livello nazionale che locale, “dove la contrattazione aziendale e territoriale devono essere estese e rese effettive per cogliere le specificità, tutelare le condizioni di lavoro e l’occupazione in modo specifico, rafforzare la partecipazione dei lavoratori”.

 

Centralità della persona

“Oggi più che mai la tutela si basa sulla centralità della persona, sulla sua crescita professionale, sulla stabilizzazione occupazionale dell’individuo in quanto propulsore della crescita industriale. Il lavoratore in quanto persona deve accrescere il proprio ruolo ed essere sempre di più il riferimento del rilancio industriale e per fare questo deve acquisire conoscenze, capacità e peculiarità che lo rendano attore protagonista della crescita della propria azienda e, come tale, essere riconosciuto sia in termini economici che in termini normativi”.

 

Informazione e consultazione

“Per questo – sottolinea Cattaneo - nella piattaforma si individuano organismi e procedure aziendali con lo scopo di garantire ai lavoratori il diritto di informazione e di consultazione, attraverso i delegati, ma soprattutto si introduce il diritto di partecipazione per i rappresentanti dei lavoratori che consta nel partecipare attivamente alle decisioni dell’azienda”.

 

Defiscalizzazione

Secondo l'esponente della Cisl “nella contrattazione decentrata o di secondo livello è necessario ripristinare la detassazione e la defiscalizzazione. Se a livello aziendale la contrattazione può individuare premi legati alla crescita di produttività, qualità e competitività aziendale, nella contrattazione territoriale si devono individuare obiettivi che danno forza e respiro a coloro che vivono nel territorio. Ciò è fattibile attraverso lo studio della situazione produttiva del territorio che porti a definire l’area di riferimento territoriale, le azioni rivolte al welfare e alle politiche attive del lavoro, un programma che abbia come obiettivo il miglioramento della produttività e dia delle risposte concrete alle criticità, la programmazione dei percorsi e degli obiettivi utili a favorire il rafforzamento dei sistema produttivo e la crescita della produttività, qualità e competitività e l’istituzione dei premi salariali relativi”.

 

Monte ore dedicato

La piattaforma prevede “uno standard minimo di pacchetto formativo e un monte ore adeguato nel triennio” con tanto di certificazione ricevuta, mentre per i giovani va utilizzato il “contratto di apprendistato professionalizzante, oppure di primo livello come rafforzamento di alternanza scuola lavoro”. Per Cattaneo, “vista la situazione, necessaria è l’introduzione di un fondo di sostegno al reddito oppure la staffetta generazionale, già sperimentata in alcune aziende, nonchè la revisione della normativa sui fondi pensionistici ed un intervento che limiti il potere decisionale del datore di lavoro rispetto al controllo a distanza”.

 

Salute e sicurezza

“La centralità della persona caratterizza anche le richieste previste nella piattaforma in materia di salute e sicurezza, orario di lavoro per conciliare i tempi lavoro/famiglia, malattia e diritto alla maternità/paternità con la richiesta di fruizione oraria del congedo parentale, permessi retribuiti in caso di sospensione del congedo di maternità e ricovero del neonato, fruibilità effettiva dei tre giorni di permesso concessi al padre per la nascita del figlio e possibilità di avere in caso di disagio familiare brevi permessi non retribuiti per fare fronte alle impellenti necessità”.

 

Salario minimo

“Il vero salario minimo garantito dei lavoratori sono i minimi contrattuali e anche in questo rinnovo è prevista la richiesta di aumento pari a 105 € al quinto livello dell’inquadramento attualmente in vigore, con adeguamento dell’elemento perequativo, cioè della cifra annuale che viene data ai lavoratori occupati in aziende che non hanno contrattazione di secondo livello e non beneficiano di superminimi. Su questo argomento Federmeccanica ha già messo le mani avanti chiedendo, a fronte della deflazione che ha caratterizzato gli ultimi anni la restituzione di parte degli aumenti erogati nel precedente rinnovo”.

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