01-10-2014 ore 14:20 | Economia - Scadenze fiscali
di Ramon Lombardi

Spino d’Adda, quando pagare Imu, Tasi e Tari: a cosa servono e come vengono impiegate o dove vanno dirottate le imposte

“Carissimi concittadini, il 2013 è stato un anno difficilissimo sia per l’incertezza politica, che ha una ricaduta che porta a insicurezza normativa (leggi e provvedimenti che continuano a modificarsi), sia per la grave crisi economica che non ha accennato ad allentarsi, sia per i tagli operati dal governo ai comuni, nel nostro caso 1 milione in 3 anni”. Sono queste le parole della lettera aperta del sindaco di Spino d’Adda, Paolo Riccaboni, e dell’assessore al bilancio, Luca Martinenghi agli spinesi riguardanti Imu, Tasi e Tari.

 

Riduzione delle spese correnti

“L’esercizio finanziario in corso non lascia presagire spiragli di miglioramento. La nostra amministrazione ha operato incisivamente negli ultimi tre anni per ridurre le spese correnti. Si è però giunti ad un livello sotto il quale non si può scendere senza compromettere l’erogazione dei servizi offerti ai cittadini. Il 7 agosto abbiamo approvato il bilancio di previsione che contiene anche le tasse e le tariffe per il 2014. Negli atti deliberati unitamente al bilancio è disciplinata la Iuc (Imposta Unica Comunale), istituita dall’articolo 1 comma 639 della Legge di stabilità 2014, che si compone di Imu, Tasi e Tari; nonché le tariffe di servizi a domanda individuale”.

 

Scompare la mini Imu

“L'Imu (Imposta Municipale Propria) è dovuta per gli immobili diversi da quelli di residenza, come seconde case, terreni, capannoni ma anche prime case, qualora siano abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9). Scompare la mini Imu. Mentre per le abitazioni di lusso l’aliquota è pari al 4 per mille, per tutti gli altri immobili e aree edificabili l’aliquota è fissata nella misura dell’8,6 per mille (2 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale), invariata rispetto a quanto pagato nel 2013; deve essere versata per il 2014 in due rate, il 50% entro il 16 giugno 2014 e l’altro 50% entro il 16 dicembre 2014, mentre il versamento non è dovuto se l’imposta non supera 3 euro. Per questa imposta il Comune non invierà avvisi di pagamento, ma il contribuente deve provvedere direttamente in autoliquidazione”.

 

Le scadenze

Per la Tasi (Tributo sui Servizi Indivisibili quali illuminazione pubblica, verde, manutenzione stradale, ecc.), determinata con le stesse regole dell’Imu, sono state stabilite le seguenti aliquote: 2,5 per mille per le abitazioni principali (escluse le categorie A/1, A/8 e A/9) e pertinenze (nella misura massima di un’unità per ciascuna categoria C/2, C/6 e C/7); 1 per mille per tutti gli altri edifici. Nel caso di immobili locati, il 30% è a carico dell’occupante mentre il 70% è a carico del proprietario.

Il contribuente deve provvedere direttamente in autoliquidazione, in due rate scadenti il 16 ottobre e il 16 dicembre 2014; il versamento deve essere effettuato a mezzo di modello F24. Il pagamento non è dovuto se l’imposta dell’intero anno è inferiore a euro 5. Per tale tributo l’Amministrazione ha messo a disposizione sul sito comunale un programma ad hoc che consente calcolo e stampa del tributo, è stato altresì attivato un servizio di assistenza alla compilazione di tale tributo dal 1 ottobre al 16 ottobre, nei giorni dal martedì al venerdì, dalle ore 17 alle 19 presso la biblioteca comunale”.

 

Pagamento in tre rate

“Per la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, il Comune invierà, tramite Equitalia, gli avvisi di pagamento con gli importi da versare: il contributo dei 30 centesimi al metro quadro, che veniva versato dal Comune direttamente allo Stato, non è più dovuto nel 2014. Il pagamento va effettuato in 3 rate: le prime due rate in acconto (calcolate con le tariffe anno 2013) con scadenza 31/07/2014 e 30/09/2014, la terza (a conguaglio, detraendo l’acconto) entro il 30 novembre 2014. La Tari serve a coprire integralmente tutti i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. L’addizionale comunale Irpef è fissata allo 0,40% con esenzione totale per i redditi al di sotto dei 15 milaeuro all’anno: ciò significa che circa mille famiglie spinesi non pagheranno l’addizionale comunale Irpef”.

 

Mantenimento dei servizi

“Il gettito di tali imposte servirà in parte a compensare i nuovi tagli dei trasferimenti statali mentre il resto finanzierà il mantenimento dei servizi (mensa anziani, mensa scolastica, asilo nido, scuolabus, assistenza disabili, sad), i cui costi sono rimasti invariati per i cittadini, ma sono aumentati per l'Amministrazione. Sul sito internet del comune di Spino d’Adda sono disponibili gratuitamente i programmi per il calcolo di Imu e Tasi con la stampa del modello F24”.

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