01-02-2015 ore 15:12 | Economia - Milano
di Ilaria Bosi

Ersaf, rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia. Aumentano cave e discariche, in provincia di Cremona 3.639 ettari di bosco

Il bosco lombardo aumenta ogni 5 ore della superficie di un campo di calcio. E’ lo sforzo che fa il nostro territorio per contrastare l’andamento in senso diametralmente opposto del pianeta: dove un bosco pari a un campo di calcio si perde ogni minuto. Detto in altri termini: in un mese e mezzo le foreste del mondo si riducono di una superficie pari a tutti i boschi della Lombardia.

 

Lombardia al terzo posto

Stando al 7° Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia, quest’anno aggiornato al 31 dicembre 2013, elaborato come di consuetudine da ERSAF su incarico della Direzione Agricoltura di Regione Lombardia, l’impari battaglia registra nel 2013 un aumento di 1.430 ettari, + 0,2% rispetto al 2012 nella stima della superficie boscosa lombarda, pari a 622.811 ettari, confermando la Regione al 3° posto in Italia per superficie forestale, con il 7% delle foreste italiane. Rapportato alla densissima e crescente popolazione, il dato cambia: i lombardi tra il 2012 e il 2013 sono aumentati dell’1,8% per cui i metri quadri pro capite di foresta a disposizione sono scesi dai 634 ai 624, che è più o meno lo standard degli ultimi anni, ben al di sotto dei 1.700 mq italiani o dei 3.200 mq europei.

 

Provincia di Cremona

In provincia di Cremona è localizzato lo 0,6% del bosco regionale, con una superficie complessiva a bosco pari a 3.639 ettari, 90 ettari in più rispetto al 2012 (+2,5%). L’aumento riscontrato in questa provincia di pianura corrisponde al 6,3% dell’incremento annuale registrato a livello regionale, un dato significativo se rapportato ad un indice di boscosità (pari a 2,1%) tra i più bassi a livello regionale. Le utilizzazioni boschive sono pari a 2.133 mc di legname, pari allo 0,3% del dato regionale, derivati per il 91,6% dai boschi cedui e per l’8,4% dai boschi ad alto fusto. Quasi assenti sono state le trasformazione del bosco, pari a 0,95 ettari, che hanno riguardato esclusivamente le formazioni antropogene. La destinazione d’uso principale è stata quella “residenziale e commerciale”. Quest’anno si è verificato un incendio che ha interessato 0,2 ettari di superficie.

 

 

Opere di compensazione

Nel 2013 gli Enti forestali hanno autorizzato 526 richieste di trasformazione (in pratica l’eliminazione) del bosco per 82 ettari: si tratta del valore annuale complessivo più basso raggiunto dal 2007 al oggi. Con la riduzione delle superfici trasformate si è ovviamente ridotto il valore delle opere di compensazione effettuate che nel 2013 è stato pari a 4,9 milioni di euro. Il 45% dei costi di compensazione deriva dalla pianura dove tuttavia è localizzato solo il 14,5% del bosco trasformato. Una maggiore proporzione si ha per la fascia collinare dove al 34% della superficie trasformata corrisponde il 43% dei costi di compensazione. Solo il 12% dei fondi deriva invece dalla fascia montana nonostante in essa si concentri più della metà della superficie trasformata (51,4%).

 

Cave e discariche

Le nuove destinazioni d’uso dei terreni trasformati vedono tornare al primo posto la categoria Cave e discariche, che rappresenta quasi il 22% del totale, seguono la destinazione Agricola (17,5%), e quella Residenziale/Commerciale (13,7%). La categoria forestale che in termini assoluti ha subito le maggiori trasformazioni è anche quest’anno quella delle formazioni antropogene (i robinieti puri o misti e le formazioni di ciliegio tardivo) anche se il suo peso sul totale è diminuito di quattordici punti percentuali scendendo al 35,6%, seguita dai castagneti che quest’anno raggiungono il 26% del totale. I boschi lombardi sono distribuiti su 46.859 ettari in pianura (7,5% del totale), 81.999 ettari in collina (13,2%) e 493.953 ettari in montagna (79,3%). L’andamento rispecchia nel complesso quanto osservato negli ultimi anni, con il bosco montano che aumenta di 700 ettari (+0,1% rispetto al 2012) a causa dell’avanzata naturale della vegetazione, fenomeno che determina prevalentemente anche l’espansione del bosco planiziale il quale guadagna 454 ettari (+0,9%). La collina cresce, ma con valori minori (+275 ha, +0,3%). Foto di Giulio Zanetti

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