29-03-2015 ore 15:49 | Cultura - Mostre
di Stefano Zaninelli

Crema, sala Agello. “Ieri in Lombardia”, la storia nelle fotografie di Pepi Merisio

Un ragazzo sorridente che indossa uno zainetto in legno; dei ragazzini, non molto più grandi, che giocano a cavalcioni su una botte di vino durante il periodo della vendemmia; decine di buoi schierati, legati ognuno ad un supporto in legno, mentre i commercianti li osservano camminando tra le file: sono solo alcuni dei soggetti che Pepi Merisio – uno dei principali fotografi italiani – ha ritratto nei 150 scatti della mostra Ieri in Lombardia.

 

Cos’era la Lombardia

Inaugurata lo scorso 21 marzo, la collezione rimarrà presso la sala Agello del museo Sant’Agostino fino a martedì 7 aprile. Nell’esposizione è possibile ritrovare una vasta gamma di paesaggi e momenti di vita quotidiana degli anni ’60 – la foto più vecchia risale al ’61 mentre la più recente al 2004 – spaziando da scorci di campagna  al lavoro di bottega del “baslotér”. Con una certa frequenza ricorrono nelle fotografie quelle ambientazioni che, anni addietro, accomunavano tutti i paesi lombardi. Scene ritratte per lo più in bianco e nero, da diverse zone della Lombardia: da Livigno a Casalpusterlengo, passando per Serina e Dossolo.  

 

Foto come documenti

Nella mostra Ieri in Lombardia, anche le situazioni più tristi – una su tutte, lo “zio Angelo” sul letto di morte – riescono a trasmettere una sottilissima speranza, filo conduttore di ogni scatto fotografico. L’esposizione si configura come una collana di preziosi documenti storici: strade, persone ed oggetti sono state ritratte nella loro essenza, con le loro imperfezioni ed inquadrati nella loro storia, pedissequa all’epoca in cui esistevano. Di questi posti e di quelle situazioni, oggi, non rimane un granché; a colmare quel vuoto, rimangono 150 fotografie di rara bellezza. 

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