28-12-2014 ore 17:39 | Cultura - Mostre
di Stefano Zaninelli

Crema. Stupefacente e coinvolgente, la mostra Totubaj non tradisce le aspettative. Oltre 600 le firme dei visitatori

“Stupefacente”, “ottima iniziativa”, “dissacrante, interessante, ben costruita”. Questi sono solo alcuni dei commenti che la mostra Totubaj ha suscitato. Visitatori colpiti, ammaliati, estasiati, che non rinunciano a lasciare la loro impressione nel registro messo a disposizione in sala Pietro da Cemmo, dove sono raccolti i totem dell’artista milanese Enrico Baj.

 

Oltre 660 firme
Inaugurata lo scorso 5 dicembre, Totubaj ha già lasciato un’impronta significativa nel tessuto culturale cremasco. Sono oltre 600 le firme dei visitatori: un numero ben distante da quanti hanno goduto dell’esposizione. “C’è ancora molta timidezza – spiega Attilio Bianchi, che insieme alla moglie ha allestito la mostra – e ben più della metà delle persone non firmano, ma questo dà l’idea di quanti siano già passati da qui”.

 

Combinazione armoniosa
“Nella vita – prosegue Bianchi – ho avuto molte soddisfazioni; questa mostra è una di quelle. Mi sono divertito ad allestirla, è stato interessante. Il posto, inoltre, sembrava fatto apposta: i totem si incastravano perfettamente con l’atmosfera della sala”. L’impressione che tutto s’incastri con armonia è confermata da alcuni commenti dei visitatori: “ottima iniziativa, ottima location”, “ottimo Baj a Crema” si legge tra i commenti di chi c’è stato.  

 

Visitatori in sala Pietro da Cemmo (foto © Cremaonline.it)

Venuti da lontano
Forse per spingere i cremaschi alle mostre ci vuole qualcosa di ancor più plateale. Di certo non la pensano così i turisti venuti da fuori Crema. Nell’albo delle firme della mostra c’è chi, affianco all’autografo, ha tenuto a specificare la provenienza: Pordenone, Sicilia, Sondrio. La mostra ha infranto le barriere internazionali, attirando visitatori fin dal Brasile, mentre altri si sono limitati ad un eloquente “very interesting”.

 

Baj, una certezza
L’esposizione delle donne idrauliche e dei totem di Enrico Baj rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2015. Non è ancora il momento di tirare le somme. Il giudizio, per sua natura, è soggettivo; come ha risposto il pubblico alla mostra verrà stabilito alla chiusura dell’esposizione; quanto avrà lasciato Baj a Crema lo si vedrà forse tra qualche anno. Nel frattempo, come un anonimo ha sottolineato nel registro delle firme, una cosa è certa: “Baj non delude mai”. 

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