27-11-2014 ore 11:18 | Cultura - Crema
di Stefano Zaninelli

Fumetti. I rischi della tecnologia secondo Alessandro Moretti. In Aranea i personaggi intrappolati nel reticolo digitale

In un mondo in cui la rete telematica è costituita da fili blu che dai dispositivi salgono al cielo, rimanere intrappolati nel reticolo del mondo virtuale è uno dei rischi maggiori. È questo il messaggio che emerge con chiarezza in Aranea, breve storia a fumetti ideata da Alessandro Moretti, diciottenne cremasco vincitore del premio intitolato a Floriano Soldi.

 

Aranea, la storia
È un mondo, quello disegnato da Alessandro, che ha molto a che vedere con la realtà quotidiana. Le persone passano il loro tempo – a casa, al lavoro, per strada – con la faccia illuminata dall’azzurro degli schermi: dello smartphone, del computer, della televisione. Ma quando il protagonista alza lo sguardo nota una ragazza, anch’essa con il cellulare in mano, e gli occhi rivolti a lui. Cercano di avvicinarsi, di stringersi, ma ogni tentativo è vano. I fili che collegano i dispositivi al cielo hanno formato un reticolo impenetrabile, nel quale i due rimangono intrappolati.

 

Gli inizi
“Ho iniziato a disegnare da bambino – racconta Alessandro – senza un motivo particolare. Non ci sono stati stimoli esterni particolari: è una passione innata. In terza media ho iniziato a dedicarmi al writing, ed ho iniziato a trasporre la mia passione sui muri”. La passione non ha perso smalto nel corso degli anni. Alessandro, studente del liceo scientifico, ha continuato a consumare matite mettendo a fuoco una gran varietà di situazioni. Alla fantascienza preferisce la realtà quotidiana: “prendo concetti reali e poi li trasformo, astraendoli a modo mio”, spiega.

 

Le bozze, i lavori all’attivo
Poi, il primo posto al concorso di fumetti Floriano Soldi. “Ho molto materiale a cui sto lavorando – prosegue Alessandro – e bozza a metà, ancora in fase di sviluppo. Qualche storia completa ce l’ho, come quella che ho realizzato l’anno scorso quando ho fatto il Viaggio della Memoria. Ma anche come Aranea, con la quale ho vinto al concorso. È la storia completa che più mi soddisfa, quella maggiormente compiuta tra quelle che ho realizzato”.

 

Il sogno nel cassetto
“Sarei molto contento se, un domani, riuscissi a mantenermi disegnando. Mi piacerebbe – conclude il diciottenne cremasco – proseguire l’attività di disegno e affiancargli qualche approfondimento di nozioni grafiche. Ma per ora non ho ancora deciso se continuare con l’università, né a quale corso iscrivermi”.

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