27-05-2016 ore 18:42 | Cultura - Proiezioni
di Angelo Tagliani

Julieta. Il nuovo film di Pedro Almodovar incanta e scuote nel profondo

Il mare, il sogno e la tempesta, gli anni ‘70, il punk e David Bowie, il rosso vermiglio e il blu cobalto. I corpi travolti dalla passione, il viaggio, l’incontro inatteso e improvviso, capace di segnare un’intera esistenza, il rapporto tra i genitori ed i figli e soprattutto Madrid. Il nuovo film di Pedro Almodovar incanta e scuote nel profondo, anche grazie alle interpretazioni di Emma Suárez ed Adriana Ugarte.

 

Armonia, equilibrio, serenità

Dopo La pelle che abito (2011), tratto da Tarantola di Thierry Jonquet, il grande regista spagnolo ha scelto un’altra opera letteraria per la sua Julieta, fusione di tre racconti di In Fuga della scrittrice canadese Alice Munro. Professoressa di 55 anni, enigmatica e affascinante, trova la forza di raccontare alla figlia tutto ciò che ha faticosamente messo a tacere nel corso degli ultimi trent’anni e che riaffiora con violenza dal fondo dell'anima. Intriso della potenza e del mistero di ogni destino, dei sensi di colpa e della disperata ricerca di armonia, equilibrio e di serenità, Julieta è una delizia per gli occhi ed una sfida per la mente, con una colonna sonora preziosa e costruita con superlativa sapienza, realizzata da Alberto Iglesias e ispirata da Toru Takemitsu (La donna di sabbia di Hiroshi Teshigahara). Citazione a parte per l'inarrivabile Chavela Vargas e l'interpretazione di Si no te vas, chiave di lettura del film.

 

219