26-09-2017 ore 17:22 | Cultura - Proiezioni
di Giancarlo Alviani

L’inganno. Il tradimento delle aspettative. La ruggine e l’eleganza nel film della Coppola

Chi ne ama le atmosfere non resterà deluso dall’ultimo film di Sofia Coppola. Dà vita a L’inganno lo splendore vellutato di un gruppo di attori – tutto al femminile – adornato di broccati e di sete color avorio, pervaso da una luce che ha il sapore del confetto. Nella campagna dell’America del sud, mentre fuori scorrono i tempi bui della guerra di secessione, un elegante collegio prosegue nelle sue attività. L’improvviso arrivo di un soldato nordista in cerca di cure e ristoro impatta sui connotati esterni del luogo, signorile e per bene, contaminandolo di dinamiche interne inattese e spietate.

 

Delizie e ripugnanze

Nato nel 1966 dalla penna dell’americano Thomas P. Cullinan, il romanzo interessò il regista Donald Siegel che lo trasformò nel 1971 in un film con Clint Eastwood: La notte brava del soldato Jonathan - The Beguiled. A quarantacinque anni di distanza, ecco il remake. La formula è quella delle delizie e delle ripugnanze: fuori c’è il nemico, in casa il tepore familiare. Nonostante sia uno yankee, Colin Farrell viene accolto con devozione cristiana e curato con gentilezza. Quando scende la sera, l’atmosfera severa del luogo si ammorbidisce, le paure cedono il posto alla curiosità e al piacevole brivido dello straordinario che irrompe nell’ordinario. Il velo dei ruoli scivola via per lasciare spazio all’arte dell’adulazione e dell’intrigo.

 

Trasformazione e influenze

Tuttavia, l’unico uomo nella magione, reo di averle sedotte tutte ma di averne scelta una verrà trattato come un animale accolto nel bosco da altri animali. Non è tutto oro quel che luccica. La situazione si trasforma: l’accogliente dimora si rivelerà un covo di serpi, svelando ben presto la ruggine della frustrazione. I cinefili ritroveranno nel film il clima de Il giardino delle vergini suicide prima pellicola della Coppola – farcito dalle cromie di Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, infettato da alcuni elementi di Boxing Helena, film d’esordio alla regia della figlia del celebre David Lynch.

 

L’emancipazione dall’origine

A quattro anni dal suo ultimo lungometraggio, prosegue il percorso di affrancamento della registra (foto a lato) dall’importante orma del padre, Francis Ford Coppola, da un esordio come attrice nei suoi film – con un tuffo nel video di Madonna Deeper and deeper, passando per Guerre Stellari – raffinando la propria cifra stilistica di metteur en scène. Il cast è composto da Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Colin Farrell. La sceneggiatura è stata scritta da Sofia Coppola. Fotografia, musiche e scenografia sono rispettivamente di Philippe Le Sourd, Phoenix e Anne Ross. Al montaggio Sara Flack, ai costumi Stacey Battat. Distribuito dalla Universal, il film è nelle sale cinematografiche dal 21 settembre 2017. Durata: 91 minuti.

 

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