26-04-2015 ore 11:24 | Cultura - Manifestazioni
di Stefano Zaninelli

Festa della Liberazione. La manifestazione al sant’Agostino tra balli e canti popolari

Quando i resistenti su due ruote, reduci dalla pedalata della Liberazione, hanno infilato i velocipedi nelle apposite rastrelliere, la festa era già cominciata. A dire il vero era iniziata ancor prima che la manifestazione avesse il via: attorno alle 15.40 un nutrito gruppo di spettatori già applaudiva Gio Bressanelli ed il suo trio – Matteo Livraga al violino, Irene Bressanelli al sax e Giovanni Benelli al mandolino – mentre accordavano strumenti e corde vocali. Come s’addice all’anniversario della Liberazione, al Sant’Agostino l’allegria regnava sovrana.

 

Il concerto

Poche formalità e ancor meno discorsi istituzionali, protagonista indiscussa della manifestazione è stata la musica. Ogni canzone riecheggiava tra le colonne dei chiostri come un inno alla libertà, suonata con vigore e cantata a tutto fiato. Notevoli le prestazioni del Gruppo spontaneo di canto popolare, i cui decibel hanno più volte raggiunto picchi tali da soverchiare la chitarra del cantautore cremasco. Gli affezionati del genere avranno certamente apprezzato la scaletta del concerto, tempestata di successi popolari e brani in dialetto, aperta da Bella ciao delle mondine e chiusa con uno dei capolavori di Faber: Volta la carta.

 

Due coppie di ballerini (foto © Cremaonline.it)

Il gruppo del tango

Alle canzoni popolari sono stati alternati momenti di danza, grazie alla sapiente regia di Graziella Della Giovanna. Con grande eleganza, il Gruppo tango ha trasformato i portici del Sant’Agostino in una seducente milonga. Sotto i ripetuti colpi di boleo e dei vertiginosi saliscendi disegnati dai tacchi delle ballerine sulle gambe dei partner, un paio di coppie di presenti hanno abbandonato ogni inibizione unendosi alle danze.

 

Il coro ed i colori

Gran finale in sala Pietro da Cemmo con il Coro Marinelli, che diretto dal maestro Marco Marasco ha aperto l’esibizione intonando l’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia. Durante tutta la manifestazione, le numerose composizioni floreali realizzate dall’istituto Stanga hanno aggiunto colore all’iniziativa. Molto apprezzato anche il sontuoso buffet servito dai ragazzi dello Sraffa: rarissimi i superstiti alimentari che hanno resistito ai ripetuti attacchi dei presenti.

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