25-12-2016 ore 19:50 | Cultura - Libri
di Tiziano Guerini

Un viaggio dentro le sfide del nostro tempo. Il nuovo libro di Piero Carelli

Il Caffè Filosofico di Crema ha presentato come da tradizione il proprio 15° quaderno di fine anno. Stavolta la pubblicazione è firmata da Piero Carelli è dedicata all'approfondimento dei principali problemi del nostro tempo. Ne presentiamo brevemente il contenuto. Quello del viaggio è un tema ricorrente nella letteratura; l'esempio più illustre è quello di Dante che scende all'inferno e sale in paradiso passando attraverso il purgatorio. Anche Piero Carelli -senza voler fare paragoni impropri- compie un viaggio con il suo libro Un ponte verso la paura - un viaggio dentro le sfide del nostro tempo (ed. Caffe filosofico). Qui il ponte non rappresenta una via di fuga dalla paura, ma al contrario, vuole essere l'impegno a guardarla in faccia, a fissarla con occhi consapevoli e onesti, perché solo così la si può sconfiggere; senza il coraggio di affrontarla la paura diventa angoscia. E la prima cosa che si vede guardando in faccia le paure del nostro tempo è la complessità che le avvolge, il nodo apparentemente inestricabile da cui sono costituite. Piero Carelli si impegna a sciogliere questi nodi, ben sapendo che questo non significa la soluzione: ne è però la condizione necessaria.

 

Capire la complessità

Il libro vuole essere un viaggio nella complessità dei problemi del nostro tempo, o di alcuni di essi, "fuori dai luoghi comuni, dalle semplificazioni, dagli slogan". E invece ricco di informazioni e di documentazioni. Il terrorismo islamico e la migrazione dei profughi dal Medio Oriente e dall'Africa, sono i due temi principali su cui l'autore esercita la propria accurata e articolata riflessione. Complessità! È certamente un mondo complesso quello che abbiamo davanti: guerre, convenzionali e non, globalizzazione dei mercati, libero scambio di lavoro, finanza, informazioni. Occorre capire: l'io narrante e il "tu" dell'interlocutore collettivo si scambiano spesso di ruolo e questo permette di aprire un varco di comprensione reciproca. E "capire non è forse la premessa per prendere decisioni politiche all'altezza delle sfide di oggi?" Piero Carelli, per chi lo conosce, è l'uomo delle domande, dei punti interrogativi: ma è proprio a partire dagli interrogativi che si possono ricercare le soluzioni!

 

Quali obiettivi si pone il libro?

“Se la mia ultima fatica ha un valore – dice Piero Carelli - non sta nei “contenuti”, ma nella “lettura” di questi, in altre parole ha un valore di carattere metodologico. I contenuti sono noti e rappresentano alcune delle più preoccupanti sfide del nostro tempo (i grandi problemi che provengono dall’’altra sponda del Mediterraneo, un tempo madre di valori e di commerci per l’’Europa ed ora matrigna, sponda da cui pare giungano solo guai: dal terrorismo all’’imponente flusso di migranti). Si tratta di temi su cui è stato scritto praticamente tutto da autorevoli studiosi. Quale allora il valore? Quello di “leggere” le grandi sfide che vengono dall’’altra sponda del Mediterraneo con “strumenti filosofici””.

 

Vale a dire?

“A partire dalla tecnica socratica del “dialogo”. Dialogo con un interlocutore che rappresenta tutti noi, con le nostre paure, le nostre angosce, la nostra rabbia, il nostro essere combattuti dentro. Un dialogo alla Socrate non teso però a condurre l’interlocutore a partorire la verità. Qui, come in Protagora, il dialogo si snoda come un susseguirsi di tesi contrapposte di cui nessuna prevale sulle altre, Non si tratta, ovviamente, di tesi e antitesi rigide: sotto l’incalzare delle “domande”, esse entrano nel flusso del dialogo “socratico” e in questo modo si sciolgono e si dialettizzano”.

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