25-03-2018 ore 20:25 | Cultura - Tradizioni
di Lidia Gallanti

Crema. Fiera di santa Maria baciata dal sole: tradizioni, dolci e giochi per tornare bambini

Santa Marea. Così la chiamano affettuosamente gli abitanti del quartiere, un nome che ricorda le passeggiate balneari. Pur senza onde e salsedine, la domenica di festa tutta cremasca ha il sapore di una vacanza. Attesa, consumata come un gelato, con il passo lento delle giornate lunghe allo scoccare dell’ora legale.


Tradizione e divertimento

Come vuole la tradizione, il santuario rimane aperto per l'intera giornata. Nella cripta la statua di Caterina degli Uberti, giovane cremasca vissuta a fine Quattrocento, secondo la leggenda miracolata dalla Vergine. In molti si mettono in fila per far benedire gioielli e oggetti preziosi, segno di protezione per sé e per le persone care. Il viale e le strade limitrofe brulicano di famiglie e ragazzi. C'è chi passeggia, chi prefreisce un giro in ruota panoramica o sugli autoscontri, per concedersi un brivido o tornare bambini.


Sole sulla fiera

Il sole commette l’unica eccezione alla regola, graziando il fine settimana con i primi raggi primaverili. Acquazzone scampato per l’edizione numero 352, che riconferma la formula canonica: dolciumi, giocattoli, bigiotteria, accessori per la casa, giostre, autoscontri e ruota panoramica. Per i più piccoli la gioia di una fiera dei balocchi, per i grandi un appuntamento irrinunciabile, che anno dopo anno torna a scandire il tempo con la regolarità delle stagioni.

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