24-03-2018 ore 20:55 | Cultura - Incontri
di Tiziano Guerini

Crema. Educazione alla cittadinanza, Cesvi racconta solidarietà e cooperazione in Libia

Ci sono italiani che portano solidarietà nel mondo, per difendere i diritti e la dignità delle persone. Così si presenta Cesvi, onlus per la cooperazione e lo sviluppo attiva in 23 Paesi del mondo. Il presidente Giangi Milesi è stato ospite cremsco lo scorso mercoledì 21 marzo. Con lui la coordinatrice Camilla Azzini, nell'ambito del quarto incontro dei Percorsi di educazione alla cittadinanza organizzati dall'unità pastorale di san Bartolomeo e san Giacomo.


Ciò che manca, ciò che occorre
Cesvi opera in Libia dal 2011. Oggi è presente a Tripoli e a Bengasi con un centinaio di operatori, tra volontari e personale locale. Si occupano dell’accoglienza e della tutela di migranti e rifugiati. In tutto circa 700 mila persone. Tra queste, 4.500 detenuti nei 29 centri ufficiali d’identificazione. È necessario cercare alloggi sicuri per le vittime di violenza, creare circoli di sviluppo comunitario e supporto psicosociale, fornire cibo, vestiario e aiuti finanziari. L’impegno di Cesvi prosegue nella ricerca di soluzioni permanenti, dal rimpatrio volontario alla stabilizzazione professionale e familiare in Libia.

In Libia, tra impegno e difficoltà
La serata è stata arricchita dalla testimonianza di Francesca e Giovanni, due operatori Cesvi attivi rispettivamente a Tripoli e Bengasi. Entrambi hanno confermato le difficoltà nell’operare in un Paese politicamente diviso, tra Tripoli, Cirenaica e Sirte, in cui le entrate statali derivanti dall’esportazione del petrolio sfiorano il 90 per cento. Si genera così la piaga dello sfruttamento umano, legato all’immigrazione sommersa. Fenomeno ampio e difficilmente arginabile, su cui è in atto un lavoro costante.

390