22-03-2017 ore 10:09 | Cultura - Arte
di Tiziano Guerini

Fondazione san Domenico. L’arte cremasca del secondo ‘900 nelle collezioni private

Boriani, Fayer, Biondini; sono molti i pittori cremaschi che hanno operato nella seconda metà del '900 con un certo successo, per qualcuno anche oltre Crema e il suo territorio. Dopo il successo di critica e di pubblico - oltre 1500 i visitatori - della prima edizione della esposizione dei pittori cremaschi presenti nelle collezioni private, ora la Fondazione san Domenico, galleria Arteatro, lancia per tempo l'invito a partecipare, per i prossimi mesi di dicembre e gennaio, alla seconda edizione della mostra dedicata agli artisti cremaschi della seconda metà del secolo scorso. L'indicazione delle opere proposte dal collezionismo privato verranno prese in considerazione da un comitato scientifico composto da esperti d'arte che ne curerà la loro valorizzazione espositiva.

 

L’attenzione del pubblico

Il presidente della Fondazione san Domenico Giuseppe Strada, che ha fortemente voluto questo doppio appuntamento con l'arte cremasca, guarda alla prossima esposizione con assoluta fiducia: "dopo la grande attenzione riservata alla mostra sui pittori cremaschi della prima metà del '900 sono certo che ancora maggiore sarà l'attenzione che il pubblico cremasco riserverà ai pittori del secondo '900, ancora più numerosi e alcuni anche più famosi, che verranno esposti fra dicembre e gennaio prossimi".

 

Mostra e catalogo

“Il Comitato scientifico, che verrà allargato nei suoi componenti, avrà certamente molto da fare, ma sono certo che farà un buon lavoro. Invito quindi tutti i cittadini cremaschi e del territorio a voler mettere a disposizione una o più opere d’’arte di loro proprietà, per la realizzazione della mostra. Le opere entreranno a far parte del nuovo catalogo che verrà realizzato" spiega il presidente Strada.

 

Contatti

Chi volesse mettere a disposizione per il tempo necessario della mostra le opere di proprietà potrà telefonare al numero 037385418 oppure inviare una mail all’indirizzo [email protected]. La Fondazione ringrazia da ora tutti i collezionisti che permetteranno di ammirare queste opere non rintracciabili nei musei e realizzare un censimento completo delle opere presenti nel nostro territorio.

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