20-11-2017 ore 17:34 | Cultura - Manifestazioni
di Lidia Gallanti

Soncino. Dalla IX biennale alla terra, le 40 querce di Polimera trovano dimora in paese

Da protagoniste di un’opera d’arte a speranza di nuova vita. In occasione della Festa dell’albero, martedì 21 novembre le quaranta querce utilizzate per allestire il progetto Polimera, la 56° città invisibile alla IX biennale di Soncino troveranno dimora in paese. La conferma arriva da Marialisa Leone, l’artista cremasca che con Stefano Ogliari Badessi ha realizzato l’installazione collocata nel cortile della rocca in occasione della kermesse artistica di fine estate.

 

Dalle città invisibili a Soncino

“Ci siamo ispirati a Le città invisibili di Italo Calvino, nello specifico alla numero 56” spiega Marilisa, coautrice dell’installazione. “Con una rete metallica, imballaggi agricoli colorati e altro materiale di riciclo abbiamo costruito una specie di isola fluttuante percorribile dai visitatori, arredata con piante e arredi di materiale vegetale. Un bosco a misura d’uomo in cui passeggiare, sostare, respirare. Il materiale di scarto diventa una crisalide colorata rispettosa della natura. Per l’occasione, il parco Oglio nord aveva donato quaranta giovani querce, utilizzate per ricreare l’ambiente silvestre: “È il momento di restituirle alla terra – continua l’artista – così abbiamo coinvolto le scuole, che in occasione della festa dell’albero le metteranno a dimora in diverse zone del paese”.

 

Una quercia per ogni bambino

Quindici saranno piantati lungo il naviglio soncinese e altrettante nel giardino della scuola media, le dieci rimanenti saranno distribuite in città per rimpiazzare i fusti rimossi negli ultimi anni. Due le classi partecipanti al progetto - una della scuola primaria e una della secondaria - per un totale di quaranta alunni, uno per ogni pianta: “L’idea è proprio quella di affidare una quercia ad ogni bambino, perché possa prendersene cura in futuro. E’ il messaggio che vorremmo consegnare alle nuove generazioni, per sensibilizzarle al rispetto dell’ambiente”. Come ricorda Marilisa, “La quercia è sinonimo di forza e saggezza, virtù preziose che vanno coltivate. E’ ciò che ci piacerebbe trasmettere ai nostri bambini: senza alberi non possiamo vivere, ma sta a noi occuparci dell’ambiente per mettere radici al futuro del nostro territorio”.

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