19-10-2016 ore 14:40 | Cultura - Incontri
di Rebecca Ronchi

Il teatro classico in Shakespeare. Venerdì 21 ottobre conferenza al Museo civico di Crema e del Cremasco

Rimandi al teatro classico in William Shakespeare, nell'anno in cui si celebra il quarto centenario della morte del grande scenografo inglese. Questo il tema della serata organizzata dall’associazione ex alunni del Racchetti per venerdì 21 ottobre, ore 21, nella sala Fra Agostino del museo civico di Crema e del Cremasco. Relatrice della serata, aperta a tutti, sarà la professoressa Roberta Carpani, docente di Storia del teatro e dello spettacolo alla Cattolica di Milano.

 

L’invenzione della tragedia

“L’intuizione tragica dell’esistenza umana – spiega la docente - si coagula nell’esperienza dello scontro con il limite ineludibile che tocca tutti e ciascuno. Il teatro fin dalle origini si è misurato con tale esperienza, l’ha elaborata e trasformata sulla scena con l’invenzione della tragedia, che ha avuto una lunga durata nella storia della cultura occidentale. La tragedia greca classica ha affrontato con potenza ed efficacia scenica le grandi domande dell’uomo sul senso dell’esistenza, declinandole in narrazioni che plasmavano i miti per innescare processi di catarsi nella comunità della polis ateniese. In tale contesto il teatro non era divertimento e svago, ma opus politico- religioso, occasione fondamentale per cementare il gruppo dei cittadini”.

 

Seneca e Aristotele

“La lezione greca è poi filtrata nel mondo romano, ha subito profonde trasformazioni in età imperiale e, attraverso percorsi ora visibili ora carsici, è arrivata fino al Rinascimento, divenendo oggetto di un’ampia riscoperta. Nel periodo storico di fondazione e invenzione del teatro moderno, infatti, fra Cinquecento e Seicento, il dibattito sulla tragedia classica, la rilettura e i volgarizzamenti della Poetica di Aristotele, le traduzioni dal teatro antico hanno alimentato le nuove forme della scrittura teatrale e della pratica scenica. Fra XVI e XVII secolo, Shakespeare ha nuovamente attraversato il genere tragico e ha attinto ai modelli latini, in particolare al teatro di Seneca, mescolandoli con le tradizioni teatrali inglesi”.

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