19-01-2018 ore 13:29 | Cultura - Mostre
di Diego Meis

Crema. Il pane racconta la guerra, allo Sraffa la mostra dell'Anpi tra fascismo e liberazione

Raccontare la storia, la guerra e la vita attraverso l’alimento più prezioso. Questo è lo spirito della mostra Dal pane nero al pane bianco, promossa dall’Anpi di Milano. Il percorso suddiviso in sei sezioni racconta come cambia il sapore e il colore della quotidianità tra il 1935 e il 1945, tra fascismo e liberazione.

 

L'anima della mostra

Lunedì scorso l’inaugurazione ufficiale presso l’istituto Sraffa di Crema, unica scuola del territorio provinciale inserita nel circuito della mostra itinerante. Come ha spiegato la curatrice Roberta Cairoli, il titolo della mostra s’ispira ai libri Pane nero di Miriam Mafai e Pane bianco, memoria di una partigiana di Onorina Brambilla Pesce. Storie di vita quotidiana raccontate dal punto di vista delle famiglie coinvolte e travolte dal secondo conflitto mondiale, alle prese con il dramma della guerra e l’impegno della Resistenza. Dopo i saluti della dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio, il presidente provinciale di Anpi Cremona Giancarlo Corada ha evidenziato l’importanza di “capire ciò che è stato il dramma vissuto in quegli anni, sfatando i falsi miti che si affacciano nella nostra quotidianità”. Presenti anche Claudia Farroni in rappresentanza del comitato organizzatore dell’Anpi milanese, il vicesindaco Michele Gennuso e il rappresentante dell’ufficio scolastico territoriale di Cremona Fabio Donati.

 

Pane in tavola e sugli abiti

Gli studenti del corso enogastronomico dello Sraffa hanno prodotto diverse tipologie di pane ispirate al tema dell’esposizione, arricchita dagli abiti cuciti dagli studenti dell’indirizzo moda dell’istituto Marazzi. Tra questi, un modello ispirato al primo dopoguerra e basato sul riciclo dei tessuti e un abito-scultura a base di pane, pensato come una riflessione contemporanea sull’evoluzione storica che ha condotto dalla povertà del dopoguerra al consumismo. Il percorso è rivolto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18, fino a lunedì 30 gennaio. Per prenotare la visita scrivere a [email protected]

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