18-03-2015 ore 09:32 | Cultura - Mostre
di Ramon Lombardi

Crema. Al San Domenico soffia il Vento da Est: l’arte contemporanea romena in esposizione da sabato 21 marzo

L’arte e la scultura della moderna Romania della Galleria Iaga, International art gallery angeles, alla conquista dell’Europa occidentale con la mostra Vento da Est. Dopo l’inaugurazione, avvenuta a Cluj-Napoca lo scorso 7 febbraio, il progetto espositivo, che presenta un’attenta selezione di giovani artisti rumeni, sabato 21 marzo sarà inaugurata, a partire dalle 17, al San Domenico di Crema. Come suggerisce il titolo della mostra, presentano una straordinaria e affascinante panoramica della pittura e della scultura contemporanee rumene, intendono riflettere sulle origini e le trasformazioni di un luogo e di una cultura, quale quella est europea, e sul dialogo con la scena internazionale contemporanea, attraverso linguaggi pittorici e scultorei che interrogano la tradizione dalla prospettiva attuale.

 

Appuntamento per critica e collezionismo

Saranno protagoniste 38 opere, di cui 10 sculture, realizzate da Stefan Botis, Bianca Brisan, Vlad Capusan, Andrei Ciurdanescu, Sabina Dragomir, Elena Iilash, Florin Marin ed Alexandra Muresan. Vento da Est, curata da Ilaria Bignotti e Walter Bonomi, costituisce un importante appuntamento per critica e collezionismo internazionale, confermando la volontà della Galleria Iaga di sviluppare il dialogo tra le ricerche artistiche italiane contemporanee e dell’Europa dell’Est, guardando ad un futuro possibile dove lo scambio di lunga durata e tracciare nuove e vincenti geografie artistiche e culturali.

 

Metamorfosi e processo creativo

“Abbiamo unito - spiega Walter Bonomi, responsabile della galleria - l’arte internazionale che sta nascendo in Romania e valorizza giovani artisti dall’età, compresa dai 20 ai 30 anni. Alla base di molte ricerche, il principio conduttore è quello della metamorfosi e del processo creativo, analizzati attraverso il farsi dell’opera, in bilico tra soluzione e finale e potenziale trasformazione del linguaggio”. “Questa mostra - precisa - Ilaria Bignotti - ha l’intenzione di affrontare il ruolo femminile in una contemporaneità velata che si deve confrontare con il mondo”. La mostra si concluderà domenica 12 aprile.

803