Domenica 17 settembre alle ore 21, presso il Teatro romano di Brescia, la Compagnia teatrale Carlo Rivolta presenterà lo spettacolo Critone, diretto da Nuvola De Capua. Carcere, libertà di pensiero e giustizia: questi i temi essenziali della rappresentazione, elementi che rendono il dialogo giovanile di Platone un testo interessante e sempre attuale. A portarlo in scena, gli attori Luciano Bertoli, Giancarlo Molaschi e Gabriele Reboni; l’adattamento scenico è di Carlo Rivolta e di Nuvola De Capua ed è tratto dalla traduzione di Giovanni Reale.
Processo e condanna
Critone, agiato coetaneo di Socrate, vive ad Atene e segue le fasi del processo in cui l’amico è accusato di empietà e corruzione. Reati che gli valgono la condanna che tuttavia non può essere eseguita subito: fra maggio e giugno la città celebra le festività dedicate ad Apollo ed è necessario attendere il ritorno della nave sacra da Delo, spedita proprio nella città natale della divinità. Durante questo periodo l’esecuzione delle condanne è bandita e Socrate attende in carcere il ritorno dell’imbarcazione.
Pensiero libero
per liberarlo dall’ingiusta accusa, Critone tenta di convincere Socrate a fuggire dalla prigione corrompendo i carcerieri, e poi da Atene. “L’opinione che vale è quella di chi sa, di chi è saggio – spiega Socrate all’amico – non del popolo, che non riesce a carpire la verità; solo dell’opinione di costui ci si deve preoccupare, solo questa vale”. Emergono i temi dell’onestà, della trasgressione, dell’obbedienza, della giustizia e della responsabilità e soprattutto il tema della legge, tanto caro a Platone. Al termine Critone non può che condividere il ragionamento di Socrate e accettare la sua scelta. “Socrate è incarcerato, ma il suo pensiero è libero”.
Il miracolo teatrale
Amico di Rivolta e di De Capua, sul palco tornerà anche l’autore e film maker cremasco Giancarlo Molaschi (foto a lato). “A livello teatrale – spiega Molaschi – Nuvola mi ha rialzato dall’orrido nel quale ero seppellito da almeno vent’anni. Ha dovuto lavorare su me e spero ne abbia tratto una pur minima soddisfazione. Sono onorato di lavorare con la compagnia dedicata a Carlo, grande attore e regista: è un gruppo di veri professionisti. Il teatro è un miracolo. In un mondo per metà video-trasmesso e per l’altra metà virtuale, il teatro è rimasto un evento vero e senza trucchi. Casomai con finzioni, ma sa regalare ancora tanta emozione al pubblico e agli attori”.