15-09-2017 ore 15:47 | Cultura - Teatro
di Paola Adenti

Brescia. Critone, la compagnia Carlo Rivolta domenica sera in scena al Teatro romano

Domenica 17 settembre alle ore 21, presso il Teatro romano di Brescia, la Compagnia teatrale Carlo Rivolta presenterà lo spettacolo Critone, diretto da Nuvola De Capua. Carcere, libertà di pensiero e giustizia: questi i temi essenziali della rappresentazione, elementi che rendono il dialogo giovanile di Platone un testo interessante e sempre attuale. A portarlo in scena, gli attori Luciano Bertoli, Giancarlo Molaschi e Gabriele Reboni; l’adattamento scenico è di Carlo Rivolta e di Nuvola De Capua ed è tratto dalla traduzione di Giovanni Reale.

 

Processo e condanna

Critone, agiato coetaneo di Socrate, vive ad Atene e segue le fasi del processo in cui l’amico è accusato di empietà e corruzione. Reati che gli valgono la condanna che tuttavia non può essere eseguita subito: fra maggio e giugno la città celebra le festività dedicate ad Apollo ed è necessario attendere il ritorno della nave sacra da Delo, spedita proprio nella città natale della divinità. Durante questo periodo l’esecuzione delle condanne è bandita e Socrate attende in carcere il ritorno dell’imbarcazione.

 

Pensiero libero

per liberarlo dall’ingiusta accusa, Critone tenta di convincere Socrate a fuggire dalla prigione corrompendo i carcerieri, e poi da Atene. “L’opinione che vale è quella di chi sa, di chi è saggio – spiega Socrate all’amico – non del popolo, che non riesce a carpire la verità; solo dell’opinione di costui ci si deve preoccupare, solo questa vale”. Emergono i temi dell’onestà, della trasgressione, dell’obbedienza, della giustizia e della responsabilità e soprattutto il tema della legge, tanto caro a Platone. Al termine Critone non può che condividere il ragionamento di Socrate e accettare la sua scelta. “Socrate è incarcerato, ma il suo pensiero è libero”.

 

Il miracolo teatrale

Amico di Rivolta e di De Capua, sul palco tornerà anche l’autore e film maker cremasco Giancarlo Molaschi (foto a lato). “A livello teatrale – spiega Molaschi – Nuvola mi ha rialzato dall’orrido nel quale ero seppellito da almeno vent’anni. Ha dovuto lavorare su me e spero ne abbia tratto una pur minima soddisfazione. Sono onorato di lavorare con la compagnia dedicata a Carlo, grande attore e regista: è un gruppo di veri professionisti. Il teatro è un miracolo. In un mondo per metà video-trasmesso e per l’altra metà virtuale, il teatro è rimasto un evento vero e senza trucchi. Casomai con finzioni, ma sa regalare ancora tanta emozione al pubblico e agli attori”.

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