15-04-2015 ore 13:47 | Cultura - Mostre
di Stefano Zaninelli

Crema. Sabato le premiazioni del concorso dedicato a Fayer: dal 18 aprile al 3 maggio la mostra delle opere dei giovani artisti

Accendi la luce del Rotary: questo il tema sui cui gli alunni del Liceo Munari iscritti al concorso dedicato a Carlo Fayer hanno lavorato negli ultimi mesi. Per il terzo anno consecutivo, i risultati verranno esposti – dal 18 aprile al 3 maggio – presso la galleria Arteatro e i chiostri della fondazione San Domenico (in via Verdelli); l’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla premiazione dei vincitori che si terrà sabato, alle ore 17, presso la sala Bottesini.

 

I giovani e il concorso

“Siamo molto contenti di poter ospitare questa mostra – ha commentato Ombretta Cè, della fondazione San Domenico – perché ciò significa, soprattutto, dare risalto ai giovani, le cui espressioni artistiche variano in tutti i modi possibili e immaginabili”. Il concorso, sponsorizzato dal Rotary Club Crema, frutterà ai vincitori due borse di studio da mille euro ciascuna. Le opere sono state giudicate da una commissione di 5 membri: 2 rotariani, 2 docenti del Munari e un esperto dell’Accademia delle belle arti di Brera, Maurizio Guerini.

 

Cresciuto l’entusiasmo

Gli iscritti all’edizione 2015 del concorso sono 46 (contro i 37 dello scorso anno), mentre le opere in gara ammontano a 30: “questo significa – ha spiegato Elena Bugini, coordinatrice del concorso – che è cresciuto l’entusiasmo e la tendenza a lavorare in gruppo e questo non può che farci piacere. I ragazzi hanno voglia di mettersi in gioco e di accogliere la sfida data dall’esposizione in centro città. Quello che abbiamo osservato è la qualità dei lavori, di vera e propria astratta bellezza”.

 

I giovani al centro

“Siamo molto soddisfatti di questa edizione – ha aggiunto Franco Bonfanti, presidente del Rotary Club Crema – si tratta di un’iniziativa particolarmente bella perché mette al centro i giovani; loro stessi hanno capito che questo concorso è un’esperienza per mettere alla prova se stessi e per mettersi in mostra a livello locale e internazionale, per via del gemellaggio con il Rotary di Salon de Provence”.

 

Estetica dell’arte e della vita

“La qualità dei lavori dei ragazzi – ha ribadito Sabrina Grossi, docente del Munari e membro della giuria – dimostra che quando si gratta sotto la scorza della superficie dei ragazzi si trovano grandi cose, sorprendenti per la qualità, l’intensità e la maturità del concetto legato alle loro opere”. Dello stesso avviso anche Gianni Macalli, docente e membro della giuria, secondo cui “l’espressione artistica diventa educazione all’estetica dell’arte e della vita”.

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