14-12-2014 ore 20:26 | Cultura - Libri
di Paola Adenti

Presentato a Lodi l'ultimo libro di Alex Corlazzoli: Gita in pianura. Una classe a spasso per la Bassa

Un libro in tour. Ha toccato tutta la Penisola in pochi mesi e il 13 dicembre ha fatto tappa a Lodi, la presentazione dell'ultima pubblicazione di Alex Corlazzoli per Editori Laterza. L'incontro, organizzato dall'Associazione Nüm del Burgh con il patrocinio del Comune di Lodi, è stato ospitato nelle sede di via Carlotta Ferrari e presentato da Stefano Rotta. Insegnante, scrittore, giornalista, l'autore, originario di Offanengo, ma cittadino del mondo, attraverso le pagine del libro sta facendo conoscere in tutta Italia uno spaccato di vita padana targato 2014 in bilico fra l'attuale ed il secolo trascorso.

 

Nüm del Burgh

L'Associazione che ha promosso l'incontro è attiva a Lodi dal 1992 ed è nata con lo scopo di conservare e promuovere la cultura del fiume, l'Adda, e del territorio. Nata senza fini di lucro in uno storico rione popolare, conta oggi circa 600 soci volontari di ogni età e porta avanti cultura e tradizioni locali. Veri padri del gruppo furono i pescatori, i cavatori di ghiaia, le lavandaie ai quali l'Associazione è dedicata. "È un luogo di ritrovo aperto al sociale, alla solidarietà necessaria - spiegano i soci - Si organizzano cene, navigazioni sul fiume, attività di volontariato a beneficio di disabili, si aiutano altre associazioni, gli Scout per esempio, nell'organizzazione di attività all'aperto". La sede si è quindi ben prestata, quale luogo ideale, alla presentazione di un libro come "Gita in pianura. Una classe a spasso per la Bassa" a cura di Stefano Rotta, giornalista della Gazzetta di Parma e socio attivo all'interno dell'Associazione lodigiana.

 

Terra di nebbia e di maiali

L'incontro, fra volti lodigiani e cremaschi, si è svolto in un'atmosfera informale, intorno al tavolo dell'Associazione, alla presenza dell'Assessore al Turismo di Lodi Andrea Ferrari, che ha introdotto la serata. Il fulcro attorno al quale si snodano i racconti e gli aneddoti del libro di Alex Corlazzoli, è la terra padana, terra poco amata dall'autore alla quale si è avvicinato attraverso gli occhi dei nuovi abitanti partendo dal vissuto dei suoi alunni. L'autore racconta della vita nelle nuove cascine, degli odori, dei sapori di questa terra "senza cielo" dominata dalla "signora della Val Padana": la nebbia. Il "maestro di campagna" ha commentato l'azzeccata scelta della copertina del libro ad opera dei curatori della collana Contomano per la casa editrice Laterza: un maiale, re della pianura. Rotta ha apprezzato l'onestà della scrittura "seria e serena" di Corlazzoli che prende le distanze riavvicinandosi al tempo stesso alla zona natale. La nebbia viene così riscoperta ed in parte rivalutata solo attraverso la storia del drago Tarantasio che lo ha riconciliato con un elemento della natura che per decenni gli ha rammentato esclusivamente lontananze e presenze celate.

 

Come in Lapponia

Alla domanda sul perchè per certi aspetti sia difficile vivere in pianura, l'autore ha tracciato un parallelo fra i paesi della Bassa e la Lapponia vissuta in uno dei tanti viaggi. "Lo stesso silenzio, lo stesso clima perennemente da monastero. Per star bene io ho bisogno di luce, di colori, di persone, di calore in senso lato". La presentazione ha alternato la lettura di alcune pagine, domande e risposte, ma si è aperta anche alla conversazione con il pubblico su temi sociali partendo da spunti offerti dal libro. Si è parlato così della perdita della capacità di essere "noi" a favore dell' "io", della difficoltà di aggregazione e del cambiamento stesso degli spazi di aggregazione: dal Canale Vacchelli, spiaggia padana per decenni, ai nuovi ritrovi presso i centri commerciali.

 

Migranti e Santi

Molte pagine sono dedicate al tema dei migranti, della loro permanenza stabile o meno nelle cascine e nei paesi senza che vi sia vera integrazione, solo vite separate contraddistinte dall'assoluta mancanza di curiosità gli uni verso il mondo degli altri. Si è parlato poi di tradizioni locali come i rintocchi delle campane che segnano lo svolgersi della vita, dei soprannomi tipici dati agli abitanti dei paesi, del Natale, dello spirito natalizio di riunione che sta cambiando e di Santi. Santi sì, perchè il senso del sacro è "dentro le zolle" della pianura. Ecco così affiorare le tradizioni legate a S. Biagio, a S. Martino, a S. Antonio e, ovviamente, a Santa Lucia. Corlazzoli ha raccontato di antiche e nuove feste dedicate alla Santa, di vecchi e nuovi doni fra l'immutabile però attesa e la trepidazione dei più piccoli.

 

Olmi e Lodi

Alla domanda di Rotta sul "nutrimento intellettuale" dell'autore in relazione alla pubblicazione, Corlazzoli ha definito "Gita in pianura" un libro "intriso di Ermanno Olmi" in cui è presente anche Mario Lodi. Vi si respirano sia "L'albero degli zoccoli" che "Centochiodi", ma si ritrova anche un po' di "Cipì". Alcuni, ha raccontato con modestia, vi hanno visto tracce di Giovannino Guareschi. Da ultimo si è toccato l'argomento cibi della vecchia e nuova tradizione, dal maiale nostrano alle spezie indiane, prima della "cena lodigiana" che ha concluso l'incontro.

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