13-02-2016 ore 18:41 | Cultura - Proiezioni
di Angelo Tagliani

The Hateful Eight, il western di Quentin Tarantino è sporco, scorretto e molto cattivo

L'ottava opera di Quentin Tarantino è in grado di inorridire tutti i detrattori, portandoli sull'orlo di abbandonare la sala e contemporaneamente di mandare in brodo di giuggiole tutti i suoi fan, che nel frattempo, estasiati, si spanceranno dalle risate. The Hateful Eight è sporco e cattivo, splatter e sublime. Dura più di tre ore ed è distribuito sia in digitale che con una pellicola Ultra Panavision da 70 mm, un formato fuori commercio da 50 anni; la fotografia di Robert Richardson – già in Kill Bill, Bastardi senza gloria e Django Unchained – ricorre ad antichi e affascinanti stratagemmi, mentre la colonna sonora è stata composta da Ennio Morricone.

 

Il sud ovest del Colorado

In sostanza un'opera rigorosa, poetica e ovviamente profondamente scorretta. Cast strepitoso - Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen e Bruce Dern - il secondo western del regista di Knoxville, terza città dello Stato del Tennessee, è stato girato nel sud-ovest del Colorado, a Telluride. Suddiviso in otto capitoli, è un crescendo che spiazza lo spettatore e gioca a sconvolgere le sue certezze.

 

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