Partirà dalla capitale del regno longobardo, Pavia, la grande mostra internazionale dedicata al popolo germanico che governò l’Italia del nord dal 568 al 774. Si intitola Longobardi. Un popolo che cambia la storia e raccoglie materiali e documenti recuperati in 15 anni di indagini archeologiche, epigrafiche e storico-politiche su siti e necropoli altomedievali. Inaugurata venerdì 1 settembre al castello visconteo di Pavia, l'esposizione sarà aperta fino al 3 dicembre.
L’esposizione
Le dimensioni della mostra non necessitano di commenti: 300 opere provenienti da più di 80 musei e altri enti; 32 siti e centri longobardi rappresentati; 58 corredi funerari esposti integralmente e 17 video originali e installazioni multimediali. Il patrimonio longobardo rappresentato molto racconta del popolo che lasciò ampie testimonianze del suo regno anche in Pianura padana. Segni, spiegano gli organizzatori, delle “grandi sfide economiche e sociali, di relazioni e mediazioni tra Mediterraneo e Nord Europa, di secoli di guerre e scontri, di alleanze strategiche e contaminazioni culturali tra differenti popolazioni, di grandi personalità”.
Il percorso
Il patrimonio culturale del popolo “dalle lunghe barbe” non si fermerà a Pavia. A dicembre la mostra troverà casa presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, dove rimarrà fino al 25 di marzo. L’ultima tappa è prevista all’Ermitage di San Pietroburgo, dove l’esposizione sosterà dall’aprile al giugno 2018. Poco meno di un anno, dunque, per visitare la mostra che racchiude i segreti e la storia del popolo che rivoluzionò la storia d’Italia.