11-02-2016 ore 16:34 | Cultura - Arte
di Tiziano Guerini

San Domenico, Francesco Ungaro punta su formazione civile e socializzazione

Il presidente della Fondazione Teatro San Domenico di Crema Giuseppe Strada ha presentato alla stampa il nuovo direttore artistico: Francesco Ungaro di Lecce. Primo su 36 candidati - davanti a Mara Serina e Ferdinando Ceriani - nel concorso pubblico proposto dalla stessa Fondazione culturale cremasca, è stato fondatore e direttore del Teatro Koreja e docente per l'Accademia di Belle Arti di Lecce. Sulla base della esperienza maturata si propone anzitutto per sostenere ed alimentare la vocazione del San Domenico come teatro della comunità e luogo di formazione civile e di socializzazione.

 

La soddisfazione
Il presidente Giuseppe Strada ha presentato il neo direttore sottolineando la soddisfazione della Commissione che lo ha scelto e del Consiglio di amministrazione per l'arrivo a Crema di una persona di grande esperienza in campo artistico-teatrale che sicuramente farà compiere un salto di qualità alle proposte culturali cittadine. "Il tutto - sottolinea Strada - attraverso un percorso concorsuale di grande trasparenza non sempre usuale per il mondo dell'arte."

 

L'impegno programmatico del neo direttore
“Oltre a valorizzare il teatro e le altre iniziative culturali del San Domenico - dichiara il neo direttore artistico - a partire dalla importante presenza dell' Istituto musicale Folcioni, come bene per la città coinvolgendo cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali, sarà mio impegno particolare costruire progetti artistici in grado di accedere a finanziamenti nazionali ed europei, avendo in questo campo particolare esperienza". 

 

La programmazione artistica
Così poi il direttore Ungaro ha sintetizzato i tratti principali della programmazione artistica e culturale che intende portare avanti. "Valorizzare i talenti locali, nazionali e internazionali che si siano proposti per innovazione e indipendenza. Nell'ambito della danza oltre a spettacoli di compagnie professionali, anche l'organizzazione di conferenze spettacolo. Per la musica occorre andare oltre il semplice ascolto con uno scambio formativo fra i talenti locali e alcune delle eccellenze nazionali. Programmare incontri con autori e critici affermati per la divulgazione della giovane letteratura italiana. D'intesa con le associazioni locali di volontariato e di promozione sociale, definire nella programmazione annuale una specifica presenza del Teatro sociale e di comunità. Sottoscrivere partenariati e convenzioni con Università, Scuole, Associazioni, Imprese, Fondazioni, Ambasciate, Istituzioni in genere, per realizzare progetti per la partecipazione a bandi nazionali ed europei nonché regionali e nazionali”. Rafforzare il radicamento territoriale e nello stesso tempo contribuire alla internazionalizzazione dell'offerta teatrale e culturale, sarà l'obiettivo ambizioso dei prossimi anni.

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