10-12-2017 ore 19:15 | Cultura - Mostre
di Lidia Gallanti

Collezioni private, fino a gennaio la triplice mostra cremasca di capolavori in prestito

Cinquant’anni di arte cremasca condensati in una mostra senza precedenti. Sabato 9 dicembre è stata inaugurata la seconda edizione di Collezioni private in mostra, esposizione che raccoglie circa 200 opere prodotte nella seconda metà del secolo scorso da pittori e scultori locali, oggi proprietà di famiglie cremasche. La fondazione San Domenico ospita il corpo centrale della collettiva, suddivisa tra la galleria Arteatro e la sala Bottesini. L'edizione 2017 coinvolge anche i Comuni di Pianengo e Ripalta Cremasca con due personali dedicate rispettivamente a Carlo Fayer e Federico Boriani.

 

 

Il Novecento cremasco

Il percorso espositivo traccia l’evoluzione del panorama pittorico locale in risposta alle molteplici correnti artistiche e culturali del Novecento. Ampio spazio all’arte figurativa, che predilige soggetti femminili e ritratti tra echi del verismo d’inizio secolo e sperimentazione vicina alla transavanguardia, sebbene con carattere più moderato. Più specifiche le due personali collocate negli spazi di Villa san Michele a Ripalta Cremasca e nella sala polifunzionale di Pianengo, dov'è possibile studiare l'evoluzione stilistica dei due pittori autoctoni attraverso le opere prestate dalle rispettive famiglie.

 

Un progetto condiviso

L'esposizione 2017 è frutto dell'intenso lavoro portato a termine durante l’autunno da Natalia Vecchia, Silvia Merico, Elena Scampa, tre giovani critiche d’arte che hanno collaborato con l’architetto Edoardo Edallo, responsabile dell'allestimento. Il tutto tradotto in un catalogo completo. Le collezioni sono diventate materia di studio tra i banchi del liceo Racchetti-Da Vinci, che nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro ha coinvolto gli studenti nella stesura delle schede descrittive a corredo di ogni opera esposta. Il liceo artsitico Munari si è occupato di allestire gli spazi delle due mostre collaterali a Pianengo e Ripalta.

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