10-12-2016 ore 12:25 | Cultura - Tradizioni
di Ilario Grazioso

Pianengo. Filastrocche e canti popolari sul mondo del vino e dell’osteria

Un viaggio nei luoghi della memoria popolare, dove affondano radici e cultura del vino con tutti i suoi annessi rituali. Questo il senso del pomeriggio spensierato, che presso il centro Arcobaleno di Pianengo hanno regalato le voci di Rosellina Poloni, Fiorenza Monticelli e Giulia Riboli accompagnate dai virtuosismi della fisarmonica di Massimo Vailati. Dalle melodie proposte dal quartetto, emergono storie di vita e di vite, nelle quali si intrecciano racconti e canti carichi di passione, giocati sull’ambiguità di nomi di vini famosi. Tutto scorre in un’atmosfera leggera, burlesca e piacevole come quella che offre l’osteria, dove il potere del nettare degli dei evoca anche litanie profane, empie e sacrileghe. Del resto si sa, qualche bicchiere in più induce a ingenue oscenità, compatibili con un luogo trasgressivo come l’osteria e per questo comprensibili e perdonabili. Applausi per tutti e menzione particolare per Rosellina Poloni nella performance relativa al coro delle Baccanti tratta dall’Orfeo di Poliziano.

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