10-11-2013 ore 20:10 | Cultura - Incontri
di Paola Adenti

Serata in compagnia di Marco Alemanno al Centro giovanile San Luigi. Vero su Bianco e Caffè Politico ricordano Lucio Dalla

Quarta stagione e terzo incontro, lo scorso 8 novembre, del percorso motivazionale intrapreso da Vero su Bianco e dal Caffè Politico presso il Centro giovanile San Luigi di Crema. Presenti don Lorenzo Roncali, responsabile pastorale del Centro e Gabriele Pendola, coordinatore del progetto e moderatore della serata. Ospite Marco Alemanno, qui in veste di autore del libro "Dalla Luce alla notte" ed. Bompiani. "Un libro nato per cercare di dare una forma al dolore - racconterà nel corso dell'incontro - e trasformarlo in dono". Un libro scritto all'indomani della scomparsa dell'indimenticato Lucio Dalla, amico, maestro, compagno, collega dell'autore, un libro che vuole essere un nuovo punto di partenza, un modo per salutare il cantautore e restituirlo al suo pubblico. Francesco De Gregori l'ha definito: "Un libro su una mancanza che trasuda vita".

Serata di racconti
Tra la proiezione di un brano musicale di Dalla ed un intermezzo di racconti, anche inediti, tra le domande dei giovani di Vero su Bianco e le pacate risposte di Alemanno, si è sviluppata la serata, di fronte ad un discreto pubblico. Ha aperto il percorso di canzoni-guida, "4 marzo 1943" che ha permesso una disquisizione sulle "adorabili bugie" di Lucio Dalla, in grado nello specifico di depistare, con questo testo, luogo di nascita, data e paternità. Alemanno ha ricordato più volte la "forsennata" vitalità di Dalla, il desiderio sfrenato di vita che ha forse fatto dire "stop" al suo cuore. "Ha vissuto intensamente ogni istante, ha distribuito luce a tutti. Ha vissuto una spiritualità libera così come era libero nella vita". Fra i suoi amici il teologo Vito Mancuso ed Enzo Bianchi, priore di Bose.

Futuro
Lucio Dalla era attratto in maniera quasi ossessiva dal futuro, come elemento di cambiamento e novità. "Nei suoi testi - ha commentato l'autore - ci sono molti treni, molto mare, lune, cani e notti, ma anche tanto futuro e poco passato". "Futura", la proiezione che ha introdotto nuove domande e riflessioni. L'attenzione si è quindi spostata sui testi di Lucio Dalla, scritti in maniera cinematografica, quasi sempre un abbozzo di sceneggiatura per un film mai realizzato che svela un musicista al quale la musica andava stretta. Gallerista, docente, regista teatrale, le tanta sfaccettature di un artista. Con "Canzone" si sono aperti squarci sulla sua infanzia raccontati dall'autore del libro ed in parte riportati fra le pagine. Fu amore a prima vista quello fra Dalla e la musica e, autodidatta per tutta la vita, iniziò con il suonare una fisarmonica per poi passare ad un clarinetto.

La musica dentro
Alemanno ha ripercorso le tappe di un'esistenza intensa, le varie residenze, i viaggi, le amicizie, poche quelle vere. Tante conoscenze, tanti incontri, pochi veri maestri e tra gli amici più vicini Pupi Avati, Gino Paoli, Federico Fellini. "Attenti al lupo" ha permesso ad Alemanno di parlare delle collaborazioni di Dalla con Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Luciano Pavarotti, Gianni Morandi, Pierdavide Carone, vari artisti brasiliani oltre che con Francesco De Gregori con il quale iniziò l'avventura di un tour a due voci nel 1979 ripreso nel 2010. Sono seguite le proiezioni di "La casa in riva al mare", "Piazza Grande" e "L'anno che verrà" dedicata al 1980, anno di nascita di Marco Alemanno. Una canzone di speranza in risposta ad un periodo buio per il nostro Paese.

Canzoni rubate
L'incontro termina con le domande del pubblico che hanno permesso all'autore di raccontare ancora aneddoti ed episodi di vita vissuta. Ha parlato dell'amore di Lucio verso Gesù, S. Francesco, emblemi del grande amore di Dio. "Avrebbe tanto amato l'attuale Papa". La voglia di stare in mezzo alla gente lo ha portato a darsi tutti i giorni agli altri. Diceva: "Gli angeli non sono solo quelli dipinti nelle chiese, ma si nascondono fra la gente". E rivolto ai fans: "Le mie canzoni le ho rubate ai vostri occhi, ai vostri sogni, alle vostre tasche". Alla domanda finale riguardante la vita artistica di Marco Alemanno (attore, autore, produttore, fotografo), lui risponde semplicemente: "Verrà il tempo per parlare di me. Ora si parla ancora di Lucio".
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