09-12-2015 ore 17:02 | Cultura - Proiezioni
di Tiziano Guerini

Pietro Valsecchi a Crema. Alla proiezione di Chiamatemi Francesco anche il sindaco Bonaldi ed il vescovo Cantoni

Voluto fortemente dal presidente della Fondazione S. Domenico Giuseppe Strada si è tenuta alla multisala Porta Nova di Crema la proiezione del film Chiamatemi Francesco, Il papa della gente alla presenza del produttore cinematografico, il cremasco Pietro Valsecchi. Un paio d'ore prima, nel tardo pomeriggio, Valsecchi ha visitato la sede del teatro cremasco, presente anche il sindaco Stefania Bonaldi, confessando la propria emozione: “ricordo questa sala quando venivo da ragazzo a vedere i film e non è sbagliato dire che la mia passione per il cinema è incominciata allora”.

 

Il giudizio sul film

Il produttore ha voluto parlare anche del film: “Si è trattato di una produzione impegnativa e non solo per le 16 settimane di lavorazione o per i 12 milioni che è costato; sopratutto ha pesato l'incertezza, se il film sarebbe poi piaciuto a papa Francesco, come poi è avvenuto, perché altrimenti sarebbe stato un disastro. Un elogio particolare al regista Daniele Lucchetti e ai due principali interpreti, Rodrigo de la Serna e Sergio Hernandez”. Non è mancato anche qualche accenno biografico chiarendo che la sua recente pubblicazione - Prima famiglia (ed. Mondadori) - nonostante parli di una famiglia che da Palermo si trasferisce a New York, in realtà contiene molti spunti e riferimenti biografici.

 

La proiezione

Alle 21 la proiezione della pellicola ha assistito un foltissimo pubblico. Oltre al sindaco ed al presidente del S. Domenico anche il vescovo di Crema, monsignor Oscar Cantoni, che ha anticipato la visione con qualche nota di richiamo al ministero di Bergoglio, “un papa amato, stimato, accolto”. Si tratta di un film dal contenuto impegnativo e duro, sia quando presenta l' Argentina sotto la brutale tirannia militare, sia quando descrive il dramma di vita delle favelas. È proprio in questi contesti storici e politici che inizia e si sviluppa il ministero sacerdotale ma anche sociale del gesuita Jorge Mario Bergoglio. Ed è qui che si è temprato il suo attuale messaggio di misericordia. Un messaggio che, a giudicare dai commenti dopo la proiezione, è stato recepito e accolto in questo inizio di Giubileo straordinario. L'incasso della serata è stato devoluto alla Caritas di Crema per sostenere il Rifugio San Martino, dormitorio invernale per l'emergenza freddo della Diocesi di Crema.

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