09-09-2014 ore 10:10 | Cultura - Incontri
di Ramon Lombardi

Pizzighettone. Sport e fede all’oratorio San Luigi: presentato il libro Un assist dal cielo - Storie di campioni convocati dal Signore’

Si è parlato di sport e fede sabato sera all'oratorio San Luigi di Pizzighettone. Il giornalista Lorenzo Galliani ha presentato il libro ‘Un assist dal cielo - Storie di campioni convocati dal Signore’, edito da Elledici, casa editrice dei salesiani. In occasione dell'incontro organizzato nel contesto della festa dell’oratorio e moderato dal giornalista Mauro Taino, è stata realizzata un'intervista ad Alessio Tacchinardi, fatta ascoltare in sala.

 

Dal professionismo al monastero

L'ex calciatore della Juventus e della Nazionale ha ricordato l'amicizia, ai tempi della Nazionale Under 19, con Graziano Lorusso. Lorusso ha abbandonato il calcio professionistico e oggi è frate francescano e cappellano di ospedale a Copertino, in Puglia. Tacchinardi ha avuto parole dolci per l’ex compagno: “per me era un ottimo giocatore, ma soprattutto si vedeva che era un ragazzo d’oro». Preziose anche le parole spese dall’ex giocatore bianconero sulla sua esperienza di oratorio a San Bernardino, alle porte di Crema, “C’era una bella atmosfera” e sulla partita per la pace “Trovarsi a sfidarsi, ragazzi di colori diversi, di religioni diverse... In una palla 22 giocatori, milioni di persone alla televisione: un pallone cosa può fare!”.

 

L’esperienza delle fede

Attraverso l’esperienza di vari protagonisti del libro – da Stefano Albanesi che stracciò un contratto in serie B con il Pescara per entrare in seminario a Fabiana De Benedettini ex cestista ora suora che non si tira indietro nelle sfide con ragazzi che non possono tornare a casa dicendo di essere stati sconfitti da una francescana missionaria di Gesù Bambino – si è arrivati all’intervento in diretta di don Luigi Chiampo, grande atleta degli anni '80 (tra le tante gare vinte, una maratona di Torino e due straTorino) che lasciò il professionismo per seguire la sua vocazione. Parroco in Valsusa, non ha mai dimenticato l'importanza dei valori che lo sport è in grado di trasmettere. “Il vero avversario da sconfiggere – ha dichiarato nella sua telefonata don Chiampo – è l’individualismo, l’apatia, la solitudine, il turbamento: non bisogna sconfiggere la sconfitta, perché nella vita si vince e si perde e occorre essere bravi per imparare dall’una e dall’altra. Io, per esempio, ho imparato molto di più dalle mie sconfitte”.

 

Frate Connell

Una menzione particolare merita certamente frate Colm O’Connell, che ha incontrato lo sport dopo la Fede. Partito missionario dall’Irlanda, frate Colm è arrivato a Iten in Kenya (dove si è recato l’autore lo scorso anno)  dove gli è stata affidata la squadra di atletica. Oggi ha all’attivo cinque medaglie d’oro olimpiche e diversi mondiali. I frati non allenano solo gli atleti, lo sport è funzionale a sviluppare valori e la società: Iten si è infatti sviluppata grazie agli atleti che, una volta raggiunto il successo, hanno deciso di investire lì. Per capire l’importanza del missionario basta ascoltare David Rudisha: “Per me è innanzitutto più di un padre e un grande amico. Si è sempre speso per cambiare la vita agli altri”.

 

I sogni di un bambino

Infine l’autore ha concluso spiegando i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo libro: “Sono partito da un elemento di curiosità, ovvero cercare quanti e quali atleti avessero abbandonato lo sport professionistico per entrare in convento o in seminario. Arrivare al top nello sport è uno dei sogni più diffusi quando si è bambini, per cui, per rinunciarvi, devi essere matto oppure dev’esserci qualcosa di veramente grande che ti spinge a farlo. Nel libro, però, ho cercato di andare oltre questo aspetto, anche perché alcuni dei protagonisti sono rimasti scottati in passato dal fatto di essere stati trattati solo come elemento di curiosità. Anche perché lo sport non lo hanno mica lasciato, così come i valori che hanno imparato”.

 

L’autore

Lorenzo Galliani, trentenne bolognese e giornalista professionista, collabora con Avvenire dove è anche stato redattore tra il 2012 e il 2013. È appena tornato dall’Argentina, corrispondente per lo stesso Avvenire, che ha raccontato in un bellissimo reportage sul settimanale diocesano Verona Fedele sul quale tiene anche la rubrica il Calciastorie. Già autore di altri reportage importanti (Kenya, Nairobi e Iten, e sul terremoto in Emilia), ha iniziato la propria carriera alla Voce di Romagna. Studia alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna ed è laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano.

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