09-07-2017 ore 20:45 | Cultura - Tradizioni
di Andrea Baruffi

Ricengo, festa dell’agricoltura. Le tradizioni rivivono con la sfilata dei cavalli d’acciaio

“Sono appassionati delle tradizioni e si impegnano per far rivivere la vocazione agricola del paese e del territorio” commenta con orgoglio il vice sindaco di Ricengo Giuliano Paolella. “Siamo innamorati della natura” ribattono con convinzione e sicurezza alcuni ragazzi. Stiamo parlando del Gruppo storico Ricengo, affiatata compagine di giovani dai 20 ai 30 anni. Hanno frequentato tutti l’istituto agrario Stanga di Crema e lavorano nelle aziende agricole con dedizione. In collaborazione con l’amministrazione comunale e il gruppo Conduttori cavalli d’acciaio di Sergnano e la supervisione dei volontari dell’associazione Carabinieri di Crema hanno organizzato la tradizionale Festa dell’agricoltura, giunta all’ottava edizione.

 

Sfilate e prove sul campo

Per tutta la giornata, lungo la via centrale del paese, una quarantina di vecchi trattori ha attirato l’attenzione dei più piccoli e fatto rivivere ricordi ai più anziani del paese. Dal Landini 30 al Lanz Bulldog, dal Same Sametto al Fiat 211. Sono alcuni degli storici trattori, ancora perfettamente funzionanti, che hanno sfilato sbuffando. Immancabile anche una selezione di auto storiche: da una luccicante Fiat 500 alla storica 501, dalla Balilla ad una elegante Lancia Ardea. I mezzi sono giunti dal cremasco, dalle vicine province di Bergamo, Brescia e Pavia. Nel pomeriggio i trattori d’epoca si sono spostati in località Castello per una prova di aratura sul campo.

 

Storia per immagini

La Sala della vittoria nel palazzo comunale ha ospitato la mostra di foto storiche. Un centinaio di riproduzioni in bianco e nero, partendo dalle usanze agricole dei primi del Novecento, hanno riproposto angoli del paese di un tempo, manifestazioni, matrimoni, cortei e momenti che hanno caratterizzato la vita della comunità. Tra questi spiccava l’inaugurazione della scuola del 1954 e la colonia elioterapica al fiume Serio. In mostra anche attestati  e diplomi ricevuti da agricoltori per aver partecipato al concorso provinciale dei bovini da latte del 1922 o addirittura alla selezione delle sementi di riso di Vercelli del 1926.

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