09-01-2016 ore 10:42 | Cultura - Proiezioni
di Angelo Tagliani

La grande scommessa. Al cinema lo splendido e terribile film di Adam Mckay dedicato al crac immobiliare del 2007

“L'intero mercato immobiliare si regge su mutui a rischio. Falliranno”. Parte da qui lo splendido e tremendo film di Adam Mckay incentrato sulla bolla a stelle strisce che ha rischiato di mandare a gambe all'aria l'economia mondiale dopo quella americana, infarcita di titoli spazzatura e soprattutto da una propaganda criminale. Un sistema diabolico che ha avuto ripercussioni pesantissime, con milioni di persone senza casa e lavoro, raccontato con grande intelligenza e ironia, le più potenti armi per sconfiggere l'avidità e l'ignoranza.

 

Il collasso dell'economia

“Continua a diluviare, gli argini si spezzeranno e non avrò alcun luogo dove trovare riparo”. Così cantava Robert Plant nel 1971, sostenuto dal furente drum'n'bass di Johnn Bonham e John Paul Jones e dal travolgente riff di chitarra di Jimmy Page. Il pezzo conclusivo del quarto album dei Led Zeppelin inserito nell'azzeccatissima colonna sonora, calza a pennello alla vicenda, non solo perché l'originale di Kansas Joe McCoy e Memphis Minnie (pubblica solo nel 1965) è del 1929, l'anno della grande depressione. È un pezzo ideale per raccontare la storia di Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt, che interpretano alla perfezione quattro investitori border line, gente abituata a trovare la propria strada in salita, a non bersi tutte le scemenze propinate dal sistema.

 

Il grande scoperto

Tratto dal romanzo The Big Short – Il grande scoperto di Michael Lewis, autore anche di Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game, dal quale è stato tratto il film L’arte di vincere, in due ore e dieci che passano in un soffio, La grande scommessa scava e rappresenta con arguzia e grande chiarezza un mondo sommerso, violento e intriso di contraddizioni: Wall street, facendo luce su quanto accaduto a cavallo del 2007, quando il mondo occidentale delle speculazioni e delle agenzie di rating delle finte triple A e dei Cdo, si è ritrovato a fare i conti con la propria totale mancanza di etica e senso di responsabilità. Film da vedere per chi vuole tentare di aprire gli occhi e provare a scoprire quali sono i veri nemici.

 

340