07-07-2015 ore 19:34 | Cultura - Storia
di Elisabetta Dossena

Santa Maria Stella, la Madonna Nera, dalla chiesa di San Marino inalterato lo splendore

La splendida Madonna Nera di Santa Maria Stella ben rappresenta il patrimonio artistico della città di Crema. La Vergine Maria è venerata con tre titoli: la Madonna Nera di Loreto, la Madre della Divina Provvidenza, la Madonna della Pietà. Per questo, possiamo parlare della chiesa di Santa Maria Stella come di un vero e proprio piccolo santuario Mariano. Ma perchè la Madonna Nera è così preziosa e particolare? Come tutte le opere d'arte possiede la grande forza di mantenere, inalterato nel tempo, il potere di comunicare la verità di cui è portatrice: la durata del messaggio di fede e di civiltà che è custodito nel nocciolo della sua materia, vive nella storia.

 

Madonna di Loreto

Osservandola si rimane incantati: non è necessario conoscere in maniera approfondita l'arte. Eccola, troneggiante: la statuetta della Madonna a grandezza naturale é di piccole dimensioni (160x57) e rappresenta nella sua maestà la figura della Madonna dal bruno incarnato che porta in braccio il Salvatore. Esemplari simili sono pochi; in Europa se ne contano 275 ma il più famoso è questo: la Madonna di Loreto, che incute rispetto e signorilità. La veste è dorata e reca diverse stelle a 8 punte. Certo, non c'è realmente oro perchè si tratta di legno dipinto, non ci sono pietre preziose ma solo la rappresentazione fittizia. E' questa la particolarità che la rende interessante:  all'apparenza Madonna povera ma simbolicamente ricca. Essa appare in posa ieratica, gli occhi non hanno pupille e fissano l'infinito in eterno. La testa è coronata dalla tiara che allude alla dipendenza di Loreto dalla chiesa di Roma. Simbolicamente le tre corone che formano la tiara indicano il triplice potere del Papa: padre dei re,rettore del mondo e vicario di Cristo.

 

La signoria sul mondo

Il bambino ha una corona meno pomposa ma è comunque un re. Il suo viso aperto e sorridente accompagna il gesto benedicente mentre il globo,che regge nella mano sinistra, allude alla sua signoria sul mondo. Entrambi, sia la madre che il bambino, sono la rappresentazione del medesimo principio divino. La chiesa di Santa Maria Stella occupa dal 1834 una stanza del piano terra dell' ex Palazzo Benzoni. Volendo indagare sulla sua collocazione e interessandoci delle vicende degli edifici che hanno ospitato la statua, scopriamo che la Vergine non ha sempre abitato in via Civerchi.

 

San Marino

Apprendiamo che la Madonna proviene dalla demolita chiesa di San Marino (distrutta nel 1868). E' curioso notare come questa chiesa fosse intitolata a questo santo, assente nelle titolazioni delle chiese del Nord italia e patrono della omonima Repubblica. A San Marino la chiesa dei Cavalieri di Malta conserva una statua della Madonna nera di Loreto. Questi Cavalieri erano originariamente Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, un ordine nato nel medioevo per difendere i luoghi santi. Va ricordato che sull'isola di Malta,che fu la patria per secoli dei Cavalieri di San Giovanni, si trovano ben otto Madonne nere. Sorge quindi spontanea la domanda: i Cavalieri di Malta sono stati legati a Crema? La risposta è positiva. Essi avevano delle propietà e inoltre uno dei tre collari che porta la Madonna, precisamente il secondo, sembra appartenere all'Ordine di Malta.

 

L'incendio del 2002

La Madonna che fa parte della comunità cremasca, bene inalienabile di coscienze e storie, ha avuto la forza di superare gli accidenti del tempo e degli uomini, come i momenti di paura e fiamme della mattina del 30 luglio 2002 quando, alle ore 13.30, viene segnalata una coltre di fumo fuoriuscire dalla piccola porta della chiesa. Ismaele Gritti, impiegato nella biblioteca di Palazzo Benzoni, chiama il 113. In questi attimi di timore e concitazione, tra i passanti e i fedeli che temono il peggio, non solo per la Madonnna ma anche per le ricchezze artistiche della chiesa, c'è anche Carlo Piastrella, responsabile del museo civico di Crema. I vigili pompano acqua fresca e nel giro di qualche minuto riescono a mettere in salvo la preziosa statua. Le bruciature sulla scultura sono evidenti anche se non compromettono nel complesso la figura. Da quel drammatico pomerigggio non si è perso tempo e sono stati commissionati i lavori di restauro alla ditta Elena Dognini con la sovraintendenza della dottoressa Casarin. Nel 2004 il lavoro viene concluso e oggi, grazie anche al penultimo intervento affidato all' architetto Bettinelli, possiamo godere della bellezza della Madonna della Stella. A Lei, altri cento e mille anni di splendore!  Notizie storiche e immagini tratte dal volume Santa Maria della Stella, supplemento a Il Nuovo Torrazzo del 12 giugno 2004.

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