07-03-2016 ore 17:43 | Cultura - Storia
di Tiziano Guerini

Crema, Sabato del Museo. Paolo Braguti: sacerdote, letterato, filantropo e massone

A cura della redazione della rivista Insula Fulcheria sabato 5 marzo si è tenuto il nuovo incontro della rassegna Il sabato del museo. Nei panni di relatore, Pietro Martini ha presentato il personaggio storico cremasco, sacerdote e scrittore Paolo Braguti, nel duecentesimo anniversario della nascita. "Sacerdote, letterato, educatore, studioso, filantropo e massone - ha spiegato Piero Carelli (nella foto sotto) introducendo l'incontro - Paolo Braguti ha avuto molteplici vite fra il 1815, anno della nascita e il 1882 anno in cui morì".

 

Gli studi e i primi impegni

Questa la sintesi della relazione tenuta da Pietro Martini che è autore di uno studio sul Braguti apparso sulla rivista Insula Fulcheria, numero XLV, 2015. “Paolo Braguti fu di famiglia importante e nobile di Crema che ai tempi del Colleoni venne da lui infeudata nei territori dei Torriani in comune di Camisano. A fronte di tante strane vocazioni sacerdotali di nobili rampolli in cerca di successo personale, quella del giovane Braguti fu scelta convinta e sincera ed il periodo della formazione in Seminario fu caratterizzato - del resto secondo la tradizione del tempo - da interessi religiosi ma anche spiccatamente culturali. Consacrato sacerdote fu subito collaboratore del vescovo Sanguettola cosa che gli consentiva una certa libertà d'azione che il giovane sacerdote utilizzò, fra l'altro, per compiere viaggi di studio e occasione di buone conoscenze. Viene nominato docente e 'sorvegliante' del locale ginnasio, incarico che gli permise, nel 1850, di essere nominato dalla autorità dell'imperial regio "ispettore scolastico della scuola primaria" che è un po' come dire dell'istruzione ed educazione generalizzata. Uomo di Chiesa e di Stato, riuscì a mantenere tale incarico anche con la nuova realtà politica statale dopo l'unità d'Italia. Nomina che assunse anche al di fuori del territorio cremasco ed esattamente nei territori di Voghera e Bobbio.

 

Scrittore e massone

Sulla destra del tavolo dei relatori è stato posizionato il ritratto di Paolo Braguti che gli fece, a metà ottocento, il pittore cremasco e amico Pietro Racchetti. Opera che verrà restaurata da Veronica Moruzzi (nell'immagine a lato). Grande letterato, scrisse prose e poesie in italiano ma anche in latino e greco per illustrare feste, ricorrenze e promozioni di amici e conoscenti, lasciandoci descrizioni e commenti di vita e di storia locale. Il suo intento esplicito non è rivolto a voler cambiare il mondo, quanto a descriverlo. La grande quantità di scritti inediti lasciatici e conservati sia nella Biblioteca Civica sia nell'archivio diocesano meriterebbero di essere analizzati, conosciuti e divulgati. L' interesse per la pedagogia e l'educazione mostra aspetti di modernità quando sostiene l'esigenza di una istruzione scientifica e tecnica. Cosa non usuale fra il clero.

 

Loggia Serio all'Oriente di Crema

Meno usuale ancora è la sua nota appartenenza alla Massoneria. Vi risulta iniziato a 47 anni presso la Loggia Serio all'Oriente di Crema, posta all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia. In questa veste non gli è estraneo un certo impegno politico-amministrativo. Sono gli anni del Non expedit quindi con un Papato non tenero e decisamente contro impegno politico e appartenenze massoniche, specie per esponenti del clero, eppure non si ha notizia di alcunché contro Paolo Braguti né in sede civile nè religiosa. Muore alle 4 di notte del 22 gennaio del 1882 con i conforti religiosi. Di lui oggi a Crema rimangono una via e una scuola elementare intestatagli dal Comune. Per ora.

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