07-03-2014 ore 18:44 | Cultura - Proiezioni
di Angelo Tagliani

Allacciate le cinture e “cambiate la vostra vita”. Al cinema l’ultimo film di Ferzan Ozpetek con Kasia Smutniak, Francesco Arca e Filippo Scicchitano

Come nel finale di Mine Vaganti, piove a dirotto sulla splendida Lecce. Per la grande piazza si rincorrono e s’incrociano esistenze, si mescolano culture e caratteri. Romantico e molto fisico, passionale e poetico, Allacciate le cinture, l’ultimo film di Ferzan Ozpetek, riesce a raccogliere l’istante in cui si formano i sogni e ne racconta l’evoluzione in 110 minuti.

 

Prendersi dei rischi

Ironico, intelligente e leggero nel momento in cui la vita confeziona il peggio di sé, il regista turco sembra voler ricordare come sia la follia a correrci in soccorso; il momento di agire, di realizzare noi stessi si compie proprio nel momento in cui il nostro corpo ci grida di non assecondare quell’educazione spesso troppo borghese e votata ad assecondare ‘il senso comune’.

 

A mano a mano

Delizioso e crudo, non è mai volgare ed è caldamente consigliato a chi è in cerca di una direzione o a chi ha il timore di aver smarrito le possibilità per dare una sferzata alla propria esistenza. Ottimo il cast, a partire dalla protagonista Kasia Smutniak e con Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Elena Sofia Ricci, Carolina Crescentini, Paola Minaccioni. Menzione a parte per la colonna sonora, con una versione di A mano a mano di Rino Gaetano che racchiude il filo rosso del film: “dammi la mano e torna vicino, può nascere un fiore nel nostro giardino, che neanche l'inverno potrà mai gelare, può crescere un fiore da questo mio amore per te”.

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