06-10-2014 ore 17:51 | Cultura - Storia
di Simone Riboldi

Crema, Il sabato del Museo. Alla scoperta del sito preistorico di Ricengo e della grande villa romana di Sergnano

In una sala Angelo Cremonesi gremita si è tenuto il primo appuntamento de Il sabato del Museo edizione 2014/2015. L'incontro è stato aperto da una breve presentazione della dottoressa Nicoletta Cecchini, funzionario della Sovrintendenza ai beni archeologici per la Lombardia, che ha presentato a grandi linee i risultati degli scavi condotti in parallelo ai lavori per la realizzazione del nuovo metanodotto Cremona-Sergnano, evidenziando le metodologie utilizzando e contestualizzando da un punto di vista storico-archeologico.
 

L'abitato e la necropoli
In seguito la parola è passata a Flavio Redolfi Riva e Fiorenza Gulino, archeologi esperti dell'epoca preistorica. I due studiosi hanno evidenziato come la realizzazione del metanodotto abbia permesso di individuare, nella zona di Ricengo, un interessante sito di epoca preistorica, il cui studio ha permesso di evidenziare la presenza di un abitato e di una necropoli, costituita da 7 tombe a cremazione, di cui cinque sole, però, identificabili. Il sito preistorico di Ricengo è, assieme ai ritrovamenti di San Felice e della cascina Colombazza, località entrambe vicino a Cremona, il luogo maggiormente connotato dalla presenza di tracce di presenza umana in epoca preistorica.
 

Nel I secolo a Sergnano
Successivamente è stato il turno di Gianluca Mete, della Sovrintendenza, il quale ha dissertato circa i reperti di epoca romana rinvenuti nel corso dello scavo: esso ha consentito di vedere come a Sergnano, in epoca romana (I secolo d.C.) vi fosse un edificio di grandi dimensioni, caratterizzato da un sviluppo su di una superficie molto ampia. Molto probabilmente la villa era il nucleo centrale di un'azienda agricola molto diffusa sul territorio.


Insula Fulcheria
Per chi volesse approfondire la propria conoscenza della storia cremasca in epoca preistorica e romana si rimanda agli articoli che i relatori pubblicheranno sulla rivista del Museo civico di Crema e del Cremasco Insula fulcheria, che verrà presentata come di consueto al pubblico a dicembre.

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