04-09-2015 ore 10:57 | Cultura - Proiezioni
di Stefano Zaninelli

Minions. Come tutto ebbe inizio, dalla preistoria ad oggi. Sul grande schermo la loro prima volta da protagonisti

Dopo aver rubato la luna e strappato risate a milioni di persone in tutto il mondo, l’esercito dei minion torna sul grande schermo con una nuova esilarante avventura (sbancando il botteghino con oltre un milione di euro di incassi nella prima settimana). Minions, l’ultimo prodotto della Universal Pictures, si pone come il prequel di Cattivissimo me, gettando luce sulla comparsa sulla terra dei più famosi esserini gialli – dopo i Simpson, s’intende – e narrando la loro evoluzione sempre al servizio dei più spietati capi malvagi.

 

Minion protagonisti

Proprio in questo sta la prima novità: si tratta della prima volta dei minion come protagonisti. Un esordio tutt’altro che facile per dei personaggi non parlanti: i doppiatori hanno dovuto spremersi non poco per rendere intuibile il linguaggio minion, intervallandolo con parole italiane, inglesi e spagnole. Un linguaggio di cui nei film precedenti non si sentiva la mancanza – “banana”, la loro parola preferita, era più che sufficiente a scatenare la risata – mentre nell’ultimo prodotto cinematografico alcuni sketch, muti, non sortirebbero lo stesso effetto.

 

Minions, una scena del film

Doppia storia

L’altra grande novità sa nella la struttura del film, divisa in due parti: la prima narra lo sviluppo dei minion sulla terra, accompagnata dalla voce di Alberto Angela. Nella seconda, Kevin, Stuart e Bob – dopo anni di noia dovuti alla mancanza di un leader malvagio da servire – partono alla ricerca del prossimo supercattivo da incoronare capo. Si imbattono nella più spregevole regina della crudeltà, Scarlet Sterminator (doppiata da Luciana Litizzetto), per la quale devono rubare la corona alla regina d’Inghilterra. Una storia costellata da divertenti perle slapstick, ritmata dai più grandi successi musicali degli anni ’60.

 

La curiosità

Pochi giorni dopo l’uscita del film nelle sale spagnole, un utente di Facebook ha pubblicato una foto in bianco e nero di persone con indosso uno scafandro, molto simili all’aspetto dei minions. La teoria voleva che fossero bambini ebrei su cui i nazisti tedeschi conducevano esperimenti, fortificata dal significato della parola tedesca minion, ovvero schiavo. In realtà, la foto – del Royal Navy Submarine Museum – ritrae alcuni sommozzatori durante un’esercitazione di salvataggio; una predizione, che vuole i simpatici esserini gialli impegnati nel salvataggio dell’umanità da un mondo senza risate. 

 

 

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