04-03-2016 ore 16:30 | Cultura - Storia
di Dino Zanini

Pagine di storia cremasca, le vicende legate alla basilica di Santa Maria della Croce

Sala Angelo Cremonesi gremita per la settima pagina di storia cremasca, nell'occasione dedicata alla costruzione della basilica di Santa Maria della Croce. Ha aperto i lavori la maestra Emilia Peletti, narrando un testo estrapolato dalla Historia di Crema di Pietro da Terno riguardante la fine di Caterina degli Uberti.

 

Il bosco del Novelletto

I fatti risalgono al 4 aprile del 1490. Caterina all'epoca abitava in via Matteotti, presso la chiesa di San Giovanni Battista. Terminata la cena con la solita diatriba tra familiari su questioni di eredità, la donna, col marito Bartolomeo Contagli stanno per fare ritorno a casa: inforcano il cavallo dirigendosi verso il bosco del Novelletto, fuori dalle mura di Crema sulla strada per Bergamo. Alle 23 sotto un acquazzone, lo sciagurato marito sguaina spada e pugnale e inizia il bagno di sangue. Nel luogo della tragedia venne posta una croce di legno. Il 3 maggio un ragazzino infermo venne portato al bosco del Novelletto e dopo le preghiere riprese a camminare. Fu il primo miracolo, che portò all'edificazione dell'attuale santuario.

 

La basilica di Santa Maria

Il secondo intervento ha visto una puntuale ricostruzione da parte di Severina Donati De Conti dei legami tra gli architetti che hanno operato sul progetto e la costruzione della Basilica di Santa Maria: il lodigiano Giovanni Battaggio ed il genero cremasco Agostino de’ Fondulis, entrambi presenti a Milano alla corte del duca Ludovico il Moro, in quello straordinario coacervo di sommi artisti rappresentati da Leonardo da Vinci e Donato Bramante.

 

La vergine delle rocce

Particolarmente significativo il passaggio in cui viene raccontata della presenza del de’ Fondulis alla firma del contratto fra i frati francescani e Leonardo da Vinci nella committenza di uno dei capolavori Vinciani: la vergine delle rocce. L’architetto Enzo Bettinelli ha concluso l'iniziativa fornendo una serie di esempi e similitudini tra il santuario cremasco ed i templi sparsi per l'Italia, con particolare riferimento agli stili romanico, gotico, il mitico lombardesco.

1033