04-02-2016 ore 13:39 | Cultura - Storia
di Dino Zanini

Pagine di storia: mura, rocchette e castelli in città. Le torri cinquecentesche di Crema

La nascita di una città è definita da una porzione di terreno collocato su un luogo idoneo e difendibile, un'altura o un dosso circondato da una palizzata, protetto da un fossato e con una torre di avvistamento. La pianta di una città sia quadrata o circolare e la sua costruzione dipendono anche dalla natura del suolo e dai materiali che esso fornisce, ma è sempre la stessa sin dall’antichità uno spazio racchiuso in una cinta di tronchi d’albero, di terra o di pietre, aperto ai lati da porte. Ogni società anche primitiva, prova il bisogno di dare al suo popolo uno spazio definito come centro di riunione o di luogo d’incontro, per celebrare il proprio culto, come sede del mercato, per amministrare la giustizia.

 

Il fulcro, la piazza

Questo spazio che oggi è chiamato piazza, diviene anche il luogo sicuro in cui il popolo si rifugia temporaneamente in caso di attacco di nemici. Poi la città cresce, si formano i vari quartieri con le vie e si allargano le mura di cinta, ma la piazza principale rimane sempre il punto di partenza, il centro del potere cittadino, luogo di culto con il Duomo, sede dell’amministrazione e della giustizia nel palazzo comunale e anche militare nella torre civica.

 

Il prestigio delle torri

Nel medioevo finita la spinta edilizia orizzontale le case cominciano a dotarsi di torri, per esigenze abitative, di prestigio e di difesa dei palazzi dei nobili locali spesso in guerra tra di loro come al tempo dei Guelfi e Ghibellini. Non è facile leggere il tessuto edilizio medioevale del centro storico di Crema, le torri intorno alla piazza sono medioevali e quella più antica è quella di piazza Duomo, la torre Pretoria (nell'immagine): venne costruita nel 1286 circa, la muratura è fatta di mattoni a vista, su cui è visibile anche l’effige marmorea del leone di San Marco, che proviene dall’antica porta Ripalta.

 

Il centro fortificato

Girando per la piazza in via Marazzi, la casa dietro all’edicola presenta una struttura anomala, con una trifora chiusa e nonostante dei lavori fatti nel corso del tempo, è ancora visibile l’impianto medievale di casa torre. Poco oltre alla fine di via Buso si sbuca in piazza Premoli e sulla destra si erge la torre del cinquecentesco palazzo Vimercati/Sanseverino, chiusa in alto con finestre e tetto, forse nel 700, ma l’impianto originale è quello della classica forma di torre quadrata, dotata di merlatura. Ricordiamo che la piazza Duomo, in caso di attacco da parte di nemici, si poteva chiudere con portoni e rastrelli e diveniva il centro fortificato di Crema, l’ultima difesa, protetta intorno dalle case torri. La casa all’angolo di via Racchetti con via Matteotti, ha un impianto che ricorda una torre tagliata a metà, forse trecentesca.

 

Pozzo vecchio

In via Cavour, c’è una strada chiusa da un cancello che portava un tempo all’osteria del Pozzo Vecchio, sopra il passaggio voltato, la costruzione è probabilmente un’altra torre medioevale. Scendendo in via Mazzini ed entrando nel cortile di Chizzoli (nell'immagine), ci si trova davanti ad una casa con una torre inglobata che termina con una colombaia, sicuramente medievale. Di fronte sopra la pasticceria Dossena è visibile ma solo dall’alto e dai campanili, un’altra torretta tagliata a metà con aggiunta una parte rialzata più recente. Poi giunti in piazza Garibaldi la casa a sinistra, presenta una torretta forse medievale e ribassata circa dopo la distruzione del castello di porta Serio.

 

Via XX Settembre

All'inizio di via XX Settembre c’è un vicolo che conduce ad un'uscita secondaria di Palazzo Marazzi, il cui impianto edilizio richiama fortemente la forma di una torre. Verso la chiesa di Santa Trinità nel vicolo chiuso di lato al negozio Buffetti, alla destra è visibile in fondo ad un cortile una struttura a torre in mezzo alle case e poi alla fine della via, la casa sull’angolo con via Bartolino Terni sopra la banca, ha una piccola torretta e quasi di fronte in piazza San Martino esisteva il vecchio albergo della Torre. Le altre torri cittadine sono tutte a cavallo tra l’ottocento e il primo novecento, di stile neogotico con finte merlature e archi a tutto sesto, come quelle del Giardino Chiappa, di Palazzo Premoli e quella del palazzo in via Medaglie d’Oro, che fa parte del centro di recupero dalle dipendenze. Questo studio è stato realizzato per la Quarta Pagina dell’evento Dieci Pagine di Storia Cremasca: Mura Rocchette e Castelli in Città.

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