03-10-2015 ore 22:09 | Cultura - Arte
di Silvia Tozzi

Kèramos. Andrea Mariconti in mostra alla Federico Rui di Milano

Il primo ottobre Andrea Mariconti, originario di Spino d'Adda e residente nel Cremasco, ha inaugurato la sua personale alla Federico Rui di via Turati a Milano. L'esposizione resterà aperta sino al 13 novembre da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 . Il titolo è Keramos, ideale proseguimento con la personale Kanon del 2013.

 

Alla ricerca delle origini

Accanto alla ricerca sostanziale si configura come caratteristica dell’artista una ricerca formale, attraverso l’utilizzo di materiali di origine naturale: cenere, cera, terra, petrolio e ultimamente il rame. La cenere, in primis, che legata all’olio bianco gli consente di ottenere una matericità dell’impasto pittorico; la terra, richiamo alle nostre origini e al radicamento sul territorio di ciascun individuo; l’olio combustibile esausto, materiale povero e difficilmente riciclabile, che trova nuova vita e dignità all’interno dell’opera d’arte; e infine il rame, trattato tramite un procedimento di ossidazione che fa sorgere un barlume di colore nelle opere della più recente produzione. Dal materiale trae ispirazione il titolo della mostra: dal greco antico κέραμος (kéramos) che significa argilla, terra.

 

Il contrasto e i materiali poveri

“Ogni colore è dato esclusivamente dalla cromia naturale di ogni materia. Gli oggetti, le sostanze, non sono simboli astratti, non vengono usati come metafore. Essi sono, nell’essenza”, così spiega Andrea Mariconti. L'artista spinese usa di preferenza carta, pittura a olio, ceneri ed elementi appartenenti alla terra. Le sue opere sono bicromatiche, la ricerca dei chiariscuri rende i suoi quadri un’esplosione di ombre, le sue atmosfere sembrano immobili e nebbiose, spingono chi le guarda ad incuriosirsi; unisce materiali la cui corposità si differenzia profondamente, in cerca di un fragile equilibrio che si sprigiona dai suoi quadri.

433