02-12-2017 ore 18:42 | Cultura - Mostre
di Lidia Gallanti

Controcielo. Gli orizzonti di Angelo Noce, in sala Agello 50 dipinti tra la pianura e il mare

Lo spessore della materia, l'intensità del colore, la potenza del segno. in una parola, Controcielo. Così s'intitola l'ultima mostra dell'artista cremasco Angelo Noce, inaugurata oggi sabato 2 dicembre alle 17 presso il museo civico di Crema. L'esposizione raccoglie i dipinti degli ultimi tre anni, sintesi pittorica di un percorso artistico in continua evoluzione. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 17 dicembre.

 

Sulla linea del'orizzonte

L’esposizione raccoglie una cinquantina di opere del pittore cremasco, che si distaccano dalla fase figurativa degli anni Settanta per approdare ad un linguaggio più simbolico basato sull'interazione tra colori, linee e superfici increspate dalla materia, che genera punti di luce e ombre in contrasti complementari. Dopo Fabula e Semi di memoria, con Orizzonti diurni,orizzonti notturni Noce punta ad una poetica dell'essenzialità, che fa dell'orizzonte il suo elemento cardine. L'ispirazione giunge "dalla pianura cui apparteniamo, che determina la nostra relazione con il mondo, cui si aggiunge la presenza del mare" spiega l'autore. Lì s'inserisce l'uomo nella sua verticalità, individuo al centro del proprio mondo e in continua tensione verso il divino.

 

Controcielo è una domanda

"Non vi è mai capitato di vedere una camicia in una risacca di mare e di chiedersi chi potesse averla indossata?" L'immagine suggerita da Noce riemerge sulla tela delle sue opere, dove si mescolano azzurro, ocra, bianco e nero, spazi geometrici tagliati da linee definite, ora sottili ora marcate. Un’arte che non si crea sulla tela ma negli occhi dell’osservatore: "non rappresento il mondo in modo diretto - spiega il pittore - la mia forma è l'astrazione, la raffigurazione di un pensiero inquieto che nasce dal contatto tra la terra, il mare, e la persona". Controcielo è una domanda, il senso si crea negli occhi di chi osserva".

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