02-09-2015 ore 10:24 | Cultura - Manifestazioni
di Stefano Zaninelli

Centro Galmozzi. Cinque giornate per assaporare Il profumo degli altri. Al Sant’Agostino cucina e cultura sui fornelli

“Parte del progetto Ad ovest di Itaca, Il profumo degli altri si configura come un’occasione per cucinare alcune delle ricette contenute nel ricettario Gusti di casa. Si tratta di un’esperienza particolare, perché in città è la prima volta che si organizza un evento di questo tipo, che oltre al cibo e alla tradizione porta in scena anche usi e costumi”. Così Morena Saltini, assessore a Expo, ha introdotto la presentazione dello show coocking organizzato dal Centro Galmozzi, che si terrà dal 6 all’11 settembre – escluso lunedì 7 – presso i chiostri del Sant’Agostino.

 

Tra cibo ed etnia

Come ha dettagliato la giornalista Lidia Gallanti, “Il profumo degli altri si pone come la concretizzazione del libro Gusti di casa. Pone a confronto la cucina tradizionale cremasca con quella delle altre culture presenti sul territorio, alcune delle quale radicate da parecchi anni ma ancora poco conosciute. Le ricette selezionate verranno realizzate proprio da coloro i quali le hanno scritte per il ricettario. Gli ingredienti necessari alla preparazione dei piatti saranno forniti dai produttori Made in Crema e da Coop Lombardia”. Chiunque volesse partecipare può prenotarsi inviando una mail all’indirizzo [email protected] o chiamando il numero 0373-80420; la partecipazione prevede un costo di 10 euro.

 

Cucina e cultura

Secondo il sociologo Gilberto Polloni, “la globalizzazione non riguarda solo l’economia: è un fatto multiculturale. È rappresentata dalla simbiosi che segue le invasioni, le confusioni etniche e culturali. La cucina è un laboratorio culturale, prima che chimico-fisico; qualsiasi prodotto culinario è un prodotto del melting pot, della contaminazione multiculturale. Nemmeno un piatto giapponese, pur cucinato in Italia da un cuoco di Tokio con prodotti giapponesi, sarebbe identico allo stesso piatto preparato in Giappone. Questa serie di incontri racchiude delle rappresentazioni che vanno al di là dei confini di Crema: la via di mezzo, la contaminazione culturale è il futuro della cucina”.

 

Il programma

Di seguito il programma delle portate, giorno per giorno: domenica 6 settembre Roberta Riboni preparerà il cou cous alla tunisina; martedì 8 settembre Natalia Drozdov preparerà pel’meni tradizionali russi; mercoledì 9 settembre Jaspreet Kaur preparerà le polpette indiane thikia; giovedì 10 settembre Jelena Bajtajic preparerà lo giouvetsi, piatto tradizionale greco; venerdì 11 settembre, la sorpresa finale. Ogni sessione tra i fornelli verrà anticipata dallo show coking delle Tavole Cremasche, che prepareranno piatti tipici nostrani.  

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