01-03-2018 ore 18:50 | Cultura - Incontri
di Tiziano Guerini

Educare alla cittadinanza. Corridoi umanitari, Del Zanna, Nufi e le prospettive per Crema

“I corridoi umanitari, ovvero la via legale sperimentata dalla Comunità di sant’Egidio e ora seguita anche dallo Stato: possibili prospettive per Crema”. Questo il tema del primo incontro dei Percorsi di educazione alla cittadinanza organizzati dall’Unità pastorale di san Bartolomeo e di san Giacomo a Crema. Relatore Giorgio Del Zanna, docente di Storia dell'Europa orientale all’Università Cattolica di Milano.

 

L’alternativa legale

“Come è nata l'idea dei corridoi umanitari? Ci siamo chiesti: è normale che migliaia di persone muoiano in mare solo perché aspirano ad una vita migliore? Si può accettare? Naturalmente la risposta è stata negativa. Bisognava trovare un’alternativa legale, strumenti giuridicamente fondati per evitare questo disastro. Nei trattati europei c'è una clausola che consente di assegnare, in deroga agli accordi, “visti d’ingresso straordinari” a fronte ad una crisi umanitaria.

 

Il protocollo con lo Stato

A partire da questa possibilità giuridicamente fondata, cristiani di diverse confessioni, dalla Comunità di sant’Egidio alla Chiesa Valdese, nel dicembre del 2015 hanno sottoscritto col governo italiano uno specifico protocollo. Da allora gli arrivi a cura dello Stato hanno riguardato circa un migliaio di persone, cui si devono aggiungere quelli portati in Italia dagli altri soggetti firmatari. La scelta di chi imbarcare sui percorsi dei corridoi umanitari ha dato priorità a donne, bambini, ammalati.


L’Italia e l’integrazione sociale

Il viaggio ‘sicuro’ è solo la fase iniziale. L'aspetto decisivo è l’accoglienza nel nostro Paese. I visti obbligano chi giunge in Italia a rimanere nel Paese d'arrivo. Bisogna allora predisporre dei percorsi di inserimento, perché se le istituzioni accolgono, solo le varie comunità locali possono integrare: parrocchie, famiglie, piccole comunità. Come si può pensare ad una vera integrazione se non forniamo strumenti adeguati?”

 

L’esperienza cremasca

Il rettore dell’unità parrocchiale organizzatrice degli incontri di educazione alla cittadinanza, don Michele Nufi, ha sottolineato che oltre alla conoscenza e all’approfondimento dei fenomeni migratori, si sta procedendo concretamente all’accoglienza. Sono in corso di svolgimento laboratori per l'apprendimento della lingua e delle fondamentali norme civiche: “Vogliamo essere presenti. Facciamo un appello per chi volesse esercitare la carità cristiana in questa direzione”.

 

Il percorso prosegue

Il 28 febbraio il programma degli incontri è proseguito. Con Claudio Ceravolo, ex sindaco di Crema e presidente di Coopi si è discusso di Migrazione e sviluppo: è possibile agire sulle cause del fenomeno migratorio? Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 marzo alle 20.45, nella sala ascolto di san Giacomo. Claudio Dagheti della Caritas discuterà di Esperienze riuscite e meno riuscite di integrazione nel nostro territorio. Ultimo appuntamento mercoledì 21 marzo, ore 20.45. Giangi Milesi, presidente Cesvi. Tema Oltre Lampedusa: testimonianze dalla frontiera libica.

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