30-09-2014 ore 20:30 | Cronaca - Cremona
di Riccardo Cremonesi

Operazione ‘Baraonda’. I carabinieri hanno arrestato 13 persone per traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. Nel cremasco 4 le persone in manette

Stamattina i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Cremona, con l’ausilio dei colleghi dei Comandi territorialmente interessati, hanno eseguito 13 arresti, di cui 4 nel cremasco,  su disposizione emessa dal Gip del Tribunale di Cremona Guido Salvini su richiesta del Pm Francesco Messina, nella provincia di Cremona, Brescia, Crotone e Messina. Le persone sottoposte a misura cautelare son ritenute, a vario titolo, responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

 

Le indagini

Dopo i primi riscontri positivi nel gennaio 2012, i carabinieri avevano attivato le indagini con servizi di osservazione e pedinamento, finalizzati a verificare l’esistenza di una rete di spaccio attiva a Soresina, in prossimità dei locali pubblici frequentati abitualmente da G.F., 31 anni residente nel paese e dipendente di una società di sorveglianza con mansioni di antitaccheggio presso un centro commerciale di Cremona,  dove gli inquirenti ritenevano che avvenissero i contatti  per la cessione della droga. Dopo aver ottenuto riscontri investigativi, è stata attivata una fitta rete di intercettazioni telefoniche. In seguito sono stati individuati i canali attraverso l’uomo si approvvigionava della droga, prevalentemente cocaina, per la successiva rivendita a terzi.

 

Spaccio come attività a tempo pieno

Inquirenti hanno così potuto documentare come l’attività di spaccio fosse assai redditizia e “a tempo pieno”. Infatti, la gran parte degli arrestati non hanno un’occupazione stabile, né dispongono di altri mezzi di sostentamento, se non quelli derivanti dallo spaccio di droga. Già nel 2012 erano stati diversi i rinvenimenti di droga, sequestrando in pochi mesi oltre 500 grammi di cocaina e diverse dosi di hashish.

 

Lo sfruttamento della prostituzione

Gli accertamenti sull’attività di spaccio di un intero nucleo familiare, originario del crotonese, ha fatto emergere una la parallela attività di sfruttamento e favoreggiamento  della prostituzione, riguardante almeno 6 ragazze provenienti dalla Romania. Le ragazze venivano messe a disposizione di svariati clienti della zona procacciati A.D., 45 anni crotonese ma domiciliata a Soresina, che contrattava il prezzo, gli orari e le varie prestazioni, trattenendo per sé una quota  dell’importo pagato dai clienti.

 

Gli arrestati

Al termine delle attività sono stati tratti in arresto e trasferiti al carcere di Cremona N.M., 27 anni albanese residente a Soresina, G.F., 31 anni di Soresina. La donna è stata portata al carcere femminile di Verziano, nel bresciano mentre A.V., 39 anni di Castelleone, è stato trasferito al carcere di Opera, nel milanese. Sottoposti agli arresti domiciliari A.E., egiziano di 34 anni residente a Soresina, G.M., 22 anni domiciliato a Castelleone, N.B., 59 anni di Acquanegra Cremonese, M.E., 39 anni di Trescore Cremasco, E.A., egiziano di 30 anni residente a Crema, K.N., 33 anni marocchino residente a Ospitaletto, F.S., 50 anni di Quinzano, A.M., 28 anni di Crotone e K.A., marocchino di 32 anni di Milazzo, nel messinese.

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